Ciò che la scienza conosce da tempo e il principio che ancora governa organizzazioni di ogni genere, dalla famiglia all’impresa.
Non sono le motivazioni estrinseche – le ricompense materiali, gli incentivi in denaro – a conferire unità e significato ai comportamenti delle persone, dunque a motivarle.
Per prendere responsabilità e iniziativa ognuno di noi ha bisogno di tre ingredienti fondamentali:
uno scopo rilevante, autonomia di azione e padronanza del contenuto del proprio agire.
In passato si sapeva che due le motivazioni principali che guidavano il comportamento. La prima era biologica e quindi è interna.
La seconda motivazione – ovvero le ricompense e le punizioni che l’ambiente dispensa per il fatto di comportarsi in un certo modo, proviene dall’esterno.
Quindi esiste una terza motivazione: «L’esecuzione stessa del compito fornisce una ricompensa intrinseca, si sa che le motivazioni intrinseche sono quelle più forti perché con quelle estrinseche, dopo un poco perdiamo la forza di volontà»
«Quando i soldi sono usati come ricompensa esterna per qualche attività» scrisse «i soggetti perdono l’interesse intrinseco per quella attività»
Le aziende continuano con piani di incentivazione di breve termine e sistemi retributivi legati alla performance, nonostante la crescente evidenza che simili sistemi di solito non funzionano e spesso risultano dannosi.
Il nostro terzo fattore motivazionale è quello più importante:
È il nostro bisogno innato ad avere il controllo sulle nostre vite, imparare e creare nuove cose, e migliorare noi stessi e il nostro mondo.
«La motivazione intrinseca basata sul divertimento, ovvero quanto una persona si sente creativa mentre lavora a un progetto, è la motivazione più forte e diffusa».
Drive cosa davvero guida la nostra motivazione, la trama:
Né il bastone
né la carota.
Dimenticate tutto ciò che sapete su come si motivano le persone al lavoro, a scuola, a casa. È semplicemente sbagliato.
Attingendo a oltre quarant’anni di ricerca, Drive mostra lucidamente il divario fra ciò che la scienza conosce da tempo e il principio che ancora governa organizzazioni di ogni genere, dalla famiglia all’impresa.
Come Daniel Pink dimostra in queste pagine, gli elementi che guidano la nostra motivazione consentendoci di agire con efficacia e soddisfazione sono tre:
● l’autonomia, che nasce dal profondo bisogno umano di imprimere una direzione alla propria esistenza
● la padronanza, intesa come il saper fare le cose e saperle fare sempre meglio
● lo scopo, cioè uno schema più vasto in cui inscrivere le nostre azioni
Né il bastone né la carota possono motivare fino in fondo le persone perché le reali motivazioni sono esclusivamente “intrinseche”.
Ben documentato e brillante nello stile, Drive è però anche una lettura pratica, ricca di casi e consigli concreti per conoscere le sorgenti della propria e altrui motivazione.
● New York Times Bestseller
“Queste lezioni valgono la pena di essere imparate e ripetute, e più aziende si sentiranno incoraggiate a seguire i consigli di Daniel Pink, meglio sarà”.
– Wall Street Journal
“Pink sta rapidamente acquisendo lo status di guru internazionale. È uno scrittore coinvolgente, che sfida e sa provocare”.
– Financial Times
“Le idee di Pink meritano un ampio ascolto. I consigli di amministrazione aziendali potrebbero fare a meno dei loro dispendiosi consulenti per qualche ora e leggere piuttosto le conclusioni di Pink.” – Forbes
“Pink è uno scrittore di talento che trasforma perfino i più pesanti studi scientifici in qualcosa di digeribile – e spesso divertente – senza perdere la sua grinta intellettuale.”
– New York Post
Daniel H. Pink si occupa di impresa, lavoro e creatività. Ha scritto per numerose testate, fra cui Wired, Harvard Business Review e il New York Times. È autore di sette libri tradotti in quarantadue lingue – tra cui When. I segreti della scienza per scegliere il momento giusto (Feltrinelli 2020) e Venditi bene: Tutti i segreti per imparare a convincere gli altri (Tea 2015) – che hanno venduto milioni di copie. Pink vive con la sua famiglia a Washington, DC.
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