Ti rifiuti di ridere a battute sessiste che trovi offensive? Ti hanno definita divisiva quando hai evidenziato semplicemente un problema? Ti è stato detto “Sorridi, tesoro, potrebbe andare peggio”, oppure “Su col morale, stella, non è detto che succeda”? Chi ti sta intorno alza gli occhi al cielo non appena apri bocca?
Se hai risposto di sì a una o più di queste domande forse sei anche tu una: femminista guastafeste.
Se esponi un problema, crei un problema; se crei un problema, diventi il problema. La gestione di un problema diventa la gestione di una persona. In altre parole, un modo di affrontare un problema è impedire alle persone di parlarne, o cacciar via le persone che ne parlano.
Il manuale della femminista guastafeste, la trama:
A quante di voi è capitato, sedute a tavola con la propria famiglia, di sentire l’impulso irrefrenabile di rispondere a una frase offensiva, spesso sessista, di averlo fatto e di essere passata per quella che rovinava l’atmosfera, la solita guastafeste, o ancora peggio, la solita femminista guastafeste?
Sara Ahmed parte da qui, da questa rottura, per raccontare come ci sia un momento in cui ci si trasforma nella persona indesiderata che “uccide la gioia”, suona la nota stonata, sottolinea le disuguaglianze e le storture.
Il manuale della femminista guastafeste ci dimostra come essere una guastafeste possa aiutarci a navigare nel mondo e come “rovinare la festa” possa essere un progetto radicale che crea il mondo.
Con un’analisi acuta della letteratura, del cinema e delle maggiori (e non solo) opere femministe e attingendo alle proprie esperienze come studiosa e attivista femminista queer razzializzata.
Ahmed rivela e raccoglie le preziose lezioni di chi è arrivata prima di lei, recuperando e unendosi a una genealogia di guastafeste nere e razzializzate, scrittrici come Alice Walker, bell hooks, Audre Lourde, Angela Davis e Claudia Rankine.
Le idee di Ahmed sulla violenza, il silenzio, l’emozione, il razzismo, il femminismo bianco e la bianchezza, la denuncia, la diversità e l’istituzione hanno formato il pensiero femminista intersezionale contemporaneo, ponendo al centro l’importanza di fare domande e il potere di alzare gli occhi al cielo senza timore.
Un libro che amplia il concetto stesso di femminismo, solidarietà e resistenza oltre i confini e le sovrastrutture. Sara Ahmed intesse un arazzo e un archivio del collettivo e della comunità femminista guastafeste, dopo aver letto il quale nessun pranzo di famiglia sarà più un terreno neutrale e nessuna battaglia sarà più individuale.
Lascia un commento