Sono donna, bianca, cisgender, laureata. Quando ero giovane e cercavo un lavoro mi chiedevano se ero sposata, se volevo figli.
Quando sono diventata un po’ più grande e portavo la fede, hanno iniziato a chiedermi i miei figli quanti anni avessero e chi mi aiutasse con loro. Dando per scontato, a ragione purtroppo che non fosse mio marito a farlo.
Adesso che ho 48 anni, quando vado ad un colloquio di lavoro, mi chiedono quanti anni ho… non so se e non credo queste siano le stesse domande che vengono fatte ad un uomo.
Ho scritto questo post su Facebook e una donna mi ha detto che a lei hanno anche chiesto se avesse genitori anziani, come stavano e nel caso non fossero stati beni chi si sarebbe occupato di loro…
E in effetti dal loro punto di vista, di eventuali datori di lavoro, hanno anche ragione!
Perché è vero che la cura dei figli, della casa, del marito, dei genitori anziani è quasi sempre esclusivo obbligo delle donne.
Finché la politica non inizierà veramente ad occuparsi di creare servizi per i bambini, per gli anziani, perché ha bisogno, non ci sarà mai una vera parità lavorativa tra gli uomini per le donne.
Quindi come siamo messi per la ricerca di lavoro delle donne in Italia?
Senza voler poi entrare in merito alla parità economica, sappiamo tutti che una donna guadagna dal 20 al 30% in meno a parità di mansioni rispetto ad un uomo. È sicuramente il dato economico per cui solo il 55% delle donne in Italia è occupato, che ci dovrebbe far più riflettere, che non è dovuto al fatto che siamo pigre rispetto alle donne di altri paesi dove l’occupazione è più alta.
Avevo sperato che una donna al governo avrebbe fatto di più, dato che anche lei e mamma e quindi poteva capire le difficoltà a cui andiamo incontro ma è stata un’inutile illusione.
Quindi siamo noi donne e uomini di questo paese a doverci impegnare per cercare di cambiare le cose, spero che ci riusciremo, se non per noi, per le ragazze che verranno.
Raccontami la tua esperienza nei commenti, se ti va.
Un abbraccio Angela
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