ENTRA IN GIOCO CON LA TESTA
Prefazione di Marcell Jacobs
Nicoletta è riuscita a toccare le mie corde più profonde, a sciogliere i nodi che mi appesantivano:
i nodi irrisolti che tutti abbiamo, che ci frenano, che ci impediscono di diventare quello che vogliamo essere e forse siamo già, solo che non lo sappiamo.
Non c’è talento sufficiente, non c’è vittoria possibile se non impariamo a vedere, ad affrontare, le resistenze dentro di noi.
Per me questa liberazione dalle catene mentali è avvenuta anche attraverso la positività di Nicoletta, attraverso la sua sapiente scelta delle parole, i suoi metodi non tradizionali che però “incredibilmente” funzionavano:
come il pendolo che mi faceva tenere tra due dita e che magicamente rispondeva alla mia mente che senza volere, in modo impercettibile, lo orientava…
Le ore passate con Nicoletta sono state una continua scoperta di me stesso, delle mie potenzialità. Così alla fine, grazie a tutta la mia squadra e anche a lei, ho tagliato quel traguardo olimpico che volevo fortissimamente.
Nicoletta Romanazzi.
Tutto mi piaceva del coaching, il fatto che fosse orientato alla soluzione invece che al problema, che non cercasse la causa dei blocchi ma solo il modo di lasciarli andare, l’approccio con domande potenti che obbligano il cliente a trovare una soluzione dentro di sé, l’energia, lo studio della comunicazione come strumento capace di aprire le porte dentro di noi e tra di noi e gli altri…
Siamo stati addestrati per anni a focalizzarci su quello che manca, che non va, e questo ci ha impedito di concentrarci sull’osservazione di quel che invece c’è e che potremmo rafforzare per migliorarci e raggiungere nuovi obiettivi.
La mente è uno strumento potentissimo e il primo canale che usa per comunicarci che qualcosa non va è sempre il corpo.
Pensaci: il mal di testa fisso, quando devi fare qualcosa che proprio non vorresti, o la febbre prima dell’esame, sono spesso malesseri psicosomatici. La mente vuole fermarci perché stiamo sabotando la nostra felicità rifiutando di prestare ascolto ai nostri sogni, e lo fa spesso attraverso sintomi fisici.
«Se puoi sognarlo puoi farlo.»
Walt Disney –
Quando ti poni le domande giuste succedono cose magiche. Per esempio si aprono dei cassetti. La nostra anima, la nostra mente, puoi chiamarla con il termine che ti fa sentire più a tuo agio, racchiude tanti cassetti che in molti casi ci ostiniamo a tenere ben chiusi.
Lì dentro, però, ci sono tutti i nostri sogni.
ENTRA IN GIOCO CON LA TESTA, la trama:
Nicoletta Romanazzi è una mental coach e lavora spesso con gli atleti per aiutarli a raggiungere i loro obiettivi: medaglie olimpiche, come Marcell Jacobs, Luigi Busà e Viviana Bottaro, titoli nazionali e internazionali, come Matías Vecino, Davide Zappacosta, Mattia Perin e molti altri.
Se pensi che quel che funziona per loro non funzionerà per te, perché loro sono donne e uomini sovrumani, con talenti e abilità fuori del comune, ti ricrederai.
Il “segreto” di questi straordinari atleti è solo uno: la capacità di visualizzare un obiettivo, costruire una strategia per raggiungerlo, e poi allenarsi per riuscirci.
A dispetto delle insicurezze, delle fragilità, dei limiti che ci accomunano tutti.
Il fatto è che spesso sappiamo molto bene cosa non vogliamo, ma non abbiamo idea di cosa, invece, vogliamo.
Permettersi di desiderare è un’azione potente tanto quanto potrebbe risultare spaventosa. Potente perché avere un sogno da seguire conta più delle risorse per realizzarlo: è una spinta che porta lontano.
Spaventosa perché quando ci permettiamo di sviscerare i nostri desideri, inevitabilmente incontriamo anche le nostre paure, le parti di noi che urlano: «Non sono all’altezza!», «Non ne ho gli strumenti!», «Non posso!».
Questo libro è un viaggio dentro noi stessi. È il ponte che cercavamo per scavalcare i nostri abissi e scoprire una verità semplicissima, eppure capace di cambiare ogni cosa: tanto più crediamo nel potere dei nostri desideri, tanto più potenti essi si riveleranno. Prefazione di Marcell Jacobs.
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