Oggi ho letto il libro:
Dobbiamo parlare di soldi
Come il denaro si cambia la vita.
Quasi tutti noi impariamo, o non impariamo, a relazionarci con il denaro dai nostri genitori, da cui ereditiamo la cosiddetta socializzazione economica.
Il processo attraverso cui costruiamo la nostra consapevolezza del denaro a livello sia concettuale, sia emotivo.
Il capitale di appartenenza può essere diviso a sua volta in:
Capitale sociale (essere dotati dei «giusti» contatti e di amicizie con persone influenti), quello economico (reddito, ricchezza, proprietà) e quello culturale (avere i gusti, la conoscenza e le credenziali scolastiche «giusti»).
Secondo Eula Biss, «quello che si ha, quello che si sa e chi si conosce».
Dobbiamo parlare di soldi, la trama:
La relazione che abbiamo con il denaro dice molto di noi. Prima di tutto racconta qualcosa della nostra famiglia, perché nel rapporto con i soldi rivivono le preoccupazioni e le insicurezze, oppure i privilegi e la tranquillità che abbiamo vissuto nell’infanzia.
Nella nostra personale «storia economica» sono scritte le opportunità che abbiamo avuto come pure i desideri e i progetti cui abbiamo rinunciato, le battaglie vinte e quelle perse per migliorare la nostra condizione.
Ma forse, più di tutto, il denaro racconta il silenzio, le occasioni in cui la ritrosia è stata più forte della necessità o dell’ambizione. I soldi spesso sono un tabù, (Io dico che sono l’ultimo tabù sappiamo tutto di tutti ma spesso non quanto guadagnano) soprattutto per le donne.
In Dobbiamo parlare di soldi Otegha Uwagba racconta la propria storia, la storia di chi è cresciuto in una casa popolare in un quartiere londinese di immigrati e poi ha avuto una carriera di successo; e così si addentra negli automatismi, nei cortocircuiti mentali, nei pregiudizi che alimentano questo atteggiamento.
Le sue esperienze personali ci risulteranno straordinariamente familiari e ci succederà spesso, leggendo questo libro, di pensare: è capitato anche a me.
Parlare di soldi significa parlare di luoghi di lavoro tossici, mobbing, misoginia, razzismo; di condizioni sociali e differenze di classe. Ma significa anche condividere sentimenti come la vergogna e l’orgoglio, l’ansia e la frustrazione.
Intorno al denaro ci sono molti segreti: chi ce l’ha, come l’ha avuto e con quali conseguenze sulla propria vita.
In parte, il denaro definisce il nostro mondo. Alzando il velo che copre questi non detti, Uwagba ci mette in mano una chiave per provare a cambiarlo.
Lascia un commento