Questo è il secondo libro che leggo di questa autrice: Cecile Bertod.
Niente di serio almeno credo
Dorothy s’imbatte fortuitamente in Duke Kline, un attore famoso che le chiede frettolosamente di sposarla.
Suo fratello Chaze, che è anche l’odiato amministratore del condominio dove Dorothy vive, la fa subito ritornare con i piedi per terra.
Duke è stato costretto dal nonno a chiederla in sposa, altrimenti lo diseda con la speranza che riesca così a far mettere a quello scapestrato, la testa sulle spalle.
Chaze chiede a Dorothy di fingersi la sua fidanzata per evitare che Duke diventi proprietario dell’azienda di famiglia, che lui non sarebbe in nessun caso capace di amministrare.
Dorothy accetta anche perché altrimenti finirebbe in mezzo a una strada, solo che si trova tra i due affascinanti fratelli e non sa proprio quale scegliere…
Niente di serio almeno credo la trama:
Dorothy Dorfman ha sempre sognato di lasciare il suo lavoro in biblioteca per vivere un’avventura. Così Nanette, la sua migliore amica, le regala un libro delle risposte e le suggerisce di smettere di ragionare, di pianificare sempre tutto e di farsi guidare dal caso.
Per Dorothy non può funzionare, non è possibile che un libro delle risposte cambi improvvisamente la sua vita. E per dimostrarle di avere ragione, mentre ritorna a casa prova a usarlo finendo con l’ascensore al piano sbagliato.
Quello che non immagina è di ritrovarsi tra le braccia di un attore di Hollywood che le chiederà di sposarlo. Parliamo di Duke Kline, una star delle soap appena tornata in città.
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