Tutti siamo iperconnessi, come blogger non posso che essere felice dell’avvento di internet che mi ha permesso di crearmi un lavoro e di come il cellulare ne abbia semplificato la vita. Ormai è davvero raro che accenda il computer. Posso veramente lavorare da dovunque perché ormai la connessione è gratuita e disponibile dappertutto.
Allo stesso tempo da mamma mi rendo conto che l’iperconnessione può essere un problema, per questo ho deciso di leggere questo libro:
Minimalismo Digitale di Cal Newport
Uno studente all’ultimo anno di università che nel 2004 creava un account su thefacebook.com per rimanere in contatto con i compagni di corso. Probabilmente non prevedeva che l’utente medio moderno avrebbe trascorso circa due ore al giorno sui social media e sui servizi di messaggistica correlati. Dedicando circa la metà del tempo unicamente a Facebook.
Allo stesso modo, uno dei primi utilizzatori, che nel 2007 aveva scelto un iPhone per le funzionalità musicali, sarebbe stato meno entusiasta se avesse saputo che nel giro di un decennio avrebbe controllato compulsivamente il dispositivo ottantacinque volte al giorno. Una particolarità che, adesso lo sappiamo, Steve Jobs non considerò neppure lontanamente.
A preoccuparci, è la sensazione di perdita del controllo
Come quando perdiamo la capacità di apprezzare un bel momento spinti dall’urgenza frenetica di documentarlo per un’audience virtuale.
Il 12 maggio 2017, quando Maher si rivolse alla telecamera e disse: I magnati dei social media devono smettere di fingere di essere amichevoli divinità nerd intente a costruire un mondo migliore e ammettere che sono veri e propri produttori di tabacco in jeans e t-shirt. Impegnati a vendere ai giovani sostanze che creano dipendenza. Perché, diciamolo, controllare i “Like” ricevuti è la nuova forma di tabagismo.
Sarebbe necessario minimizzare le distrazioni e rispettare l’attenzione degli utenti ma questo ridurrebbe le entrate. L’uso compulsivo del cellulare invece aumenta le vendite.
È ormai assodato che il cellulare crea dipendenza.
Dipendenza è la condizione in cui una persona assume una sostanza o adotta un comportamento da cui ricava gratificazioni. Costituiscono un incentivo irresistibile a perseguire ripetutamente il comportamento, nonostante le conseguenze dannose.
Ci riescono tramite il rinforzo positivo intermittente (es like) e il desiderio di approvazione sociale (il feedback che ci danno gli altri utenti a ciò che postiamo).
Personalmente ho risolto la dipendenza togliendo tutte le notifiche dal cellulare, il quale ormai suona solo quando qualcuno mi telefona, d’altronde è un telefono ed è a quello che dovrebbe servire principalmente.
In alternativa c’è la possibilità di impostare un’ App che ci fa sapere quanto tempo abbiamo trascorso al cellulare, perché in effetti a volte ci trascorriamo tanto tempo senza nemmeno accorgercene.
Un’ultima cosa: è importante decidere ogni quanto controllare i vari social e le email e attenersi al programma senza farsi distrarre, vedrete che così lavorerete meglio e vi sentirete meno sopraffatti dalla tecnologia.
“Minimalismo Digitale” di Cal Newport la trama:
è il libro rivelazione, bestseller nel mondo in 15 lingue, per ridurre le distrazioni digitali e rimettere a fuoco la tua vita in soli 30 giorni.
Minimalismo è l’arte di saper riconoscere lo stretto necessario. Il “minimalismo digitale” è l’applicazione di questa idea alle tecnologie. È la chiave per ridurre il rumore di fondo dei social network e della perenne connessione, a scapito dell’attenzione e della concentrazione.
La tecnologia in sé non è né buona né cattiva, l’importante è imparare a usarla per i propri obiettivi senza finire per farsene dominare.
Cal Newport ha inventato un percorso di 30 giorni per ripensare in maniera più salutare il rapporto con la tecnologia, senza paura di perderci l’ultima novità sui social, per tornare ad essere padroni del nostro tempo e per concentrarci solo su ciò che davvero conta di più per noi.
Un caso intenazionale:
#5 bestseller New York Times
Venduto in 15 lingue
“Un invito ad agire al più presto per chiunque ci tenga sul serio ad avere il pieno controllo sulla propria vita.” Ryan Holiday
“Non sei l’utente, sei il prodotto. Chiudi il telefono, esci dall’app e sintonizzati su un modo diverso di stare al mondo. Bravo, Cal. Un consiglio intelligente per persone in gamba.” Seth Godin
“Newport si propone di diventare la Marie Kondo della tecnologia: ci offre un vero e prorio piano per aiutarci a distinguere le attività digitali che aggiungono valore alla nostra vita da quelle che non ne aggiungono.” Ezra Klein, Vox.
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