Il libro:
“Come non odiare tuo marito dopo i figli.” Mi è piaciuto molto.
Per quanto riguardava le mansioni legate ai figli, i padri tendevano a fare le cose divertenti, tipo leggere storie, piuttosto che quelle decisamente più noiose, tipo cambiare pannolini (per non parlare del fatto che facevano cinque ore in meno di faccende di casa).
Vorrei tanto che la sua collaborazione al 10 per cento bastasse di mio marito, ma non è così.
Mi sembra un ospite di un albergo gestito da me.
Quest’ultima frase mi ha colpito molto perché a volte ammetto di pensarlo anche io di mio marito. 😐
Alcune mamme raccontano:
Sono stufa di chiedere a Andrew di fare qualcosa in casa. A me non lo chiede nessuno. Sai perché? Perché io lo faccio e basta.
Chiederei il divorzio, ma Jason porta i bambini a scuola tutti i giorni.
Non c’entra nemmeno nulla la disparità economica come succede in Italia, dato che:
In più del 40 per cento delle famiglie americane con bambini, sono le donne a portare a casa il reddito più alto (un risultato da record), eppure da uno studio della University of Maryland è emerso che, rispetto ai mariti, le madri sposate continuano a fare più del triplo dei lavori domestici.
Se vuoi leggere il libro insieme a me. Clicca sull’immagine sottostante.
Come non odiare tuo marito dopo i figli la trama:
Anche se siete una coppia affiatata, fidatevi di Jancee Dunn: la nascita di un figlio è uno di quegli eventi che possono mandare in pezzi anche il più consolidato e duraturo dei rapporti.
L’autrice di questo ironico e persuasivo memoir (che è anche un manuale di self-help, con consigli pratici e di facile applicazione) era convinta di aver sposato l’uomo giusto: moderno, pronto a condividere le fatiche e i doveri della vita coniugale. È bastato però l’arrivo di una bambina, con tutte le nuove incombenze che l’avvenimento porta con sé, per vederne, all’improvviso, i difetti: Tom era distratto, pigro, troppo spensierato… in una parola, assente.
Dopo essersi rivolta a psicologi, terapeuti di coppia, neuroscienziati, e persino a un agente dell’Fbi esperto di “situazioni esplosive”, ormai a un passo dal divorzio, Jancee decide di fare un ultimo tentativo, e capisce di dover ripensare il proprio matrimonio completamente, per ricostruirlo dalle fondamenta.
E ci riesce, proprio con l’aiuto dell’uomo che l’ha cacciata in questa situazione, il quale, inaspettatamente e nonostante i “difetti”, si rivela il più prezioso alleato.
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