Greenlights. L’arte di correre in discesa.
Greenlights, letteralmente semaforo verde, quando le cose vanno bene praticamente.
Ho sempre considerato Matthew McConaughey un gran figo, mi piace come attore ed è stato inaspettato questo sul libro. Soprattutto tenendo conto che l’ha scritto veramente lui, in genere i personaggi famosi si appoggiano a un ghost writer.
Invece lui scrive diari da 35 anni, da quando praticamente ne aveva 15, e questo è stato il sunto dei suoi momenti più significativi.
Non sono perfetto, tutt’altro, pesto merde in continuazione e ne sono consapevole. Ho semplicemente imparato a pulirmi le scarpe e andare avanti.
Crea una struttura se vuoi avere la libertà.
Crea il tuo clima se vuoi sollevarti con il vento giusto.
Traccia la tua direzione se vuoi cambiare bruscamente corsia.
Pulisci se vuoi sporcarti.
Prima la coreografia, poi la danza. Impara a leggere e ascrivere prima di inventarti le parole.
Assicurati che nella piscina ci sia l’acqua prima di tuffarti
.Impara a navigare prima di volare. Iniziare prima di inaugurare. Guadagnati il tuo giorno di riposo.
All’inizio di ogni nuova impresa servono: disciplina, regole, contesto e responsabilità. È il momentodi fare i sacrifici. Di imparare, osservare e fare attenzione.
Greenlights. L’arte di correre in discesa, la trama:
Sono in questa vita da cinquant’anni, ne scruto l’enigma da quarantadue, e da trentacinque tengo un diario pieno di idee su come risolverlo.
Appunti su successi e fallimenti, gioie e dolori, cose che mi hanno stupito o che mi hanno fatto ridere di cuore. Appunti su come essere sereno. Come stressarmi di meno. Come godermela. Come fare meno male agli altri. Come fare meno male a me stesso. Come diventare un brav’uomo. Come dare un significato alla mia vita. Come essere più io.
Solo di recente ho trovato il coraggio di riprendere in mano i miei diari: vi ho trovato storie del mio passato, lezioni apprese e dimenticate, poesie, preghiere, rimedi, convinzioni, alcune fotografie molto belle e un mucchio di adesividaparaurti (nel libro vi spiego cosa intendo).
Ho trovato anche un filo conduttore, un approccio alla vita che mi ha dato soddisfazione allora e che funziona anche oggi: se sai come, e quando, affrontare le sfide, puoi sperimentare quello stato glorioso che io chiamo “greenlight”, semaforo verde.
Così ho preso un biglietto di sola andata per il deserto, ed è nato questo libro: un album, una testimonianza, una storia della mia vita finora. Qui sono racchiusi cinquant’anni di cose che ho sperimentato, sognato, inseguito, dato e ricevuto; alcune valide, altre vergognose.
Le volte in cui l’ho fatta franca, quelle in cui mi hanno beccato, e quelle in cui mi sono bagnato ballando sotto la pioggia. Spero che sia come una medicina con un buon sapore, come un paio di aspirine invece del pronto soccorso, come un’astronave verso Marte senza bisogno di avere la patente e come le risate tra le lacrime.
È una lettera d’amore. Alla vita. (È anche un manuale per trovare più “greenlight” e su come imparare a gestire le delusioni. Buona fortuna.)”
Lascia un commento