“Mirta e i fiorincanto”: una collana di libri per l’infanzia ma anche un progetto didattico.
Volumi a firma della scrittrice Laura Montuoro. Iniziativa ideata dall’autrice in collaborazione con Felicia Villella, illustratrice dei testi. Il primo volume gratis su Kindle dal 18 al 22 aprile 2019.
“Mirta e i fiorincanto” è una collana di libri per l’infanzia, ma anche un progetto didattico per la partecipazione attiva delle bambine e dei bambini a laboratori di lettura animata.
L’autrice della collana è Laura Montuoro, scrittrice e direttrice dell’agenzia letteraria Grafèin. Le illustrazioni sono di Felicia Villella, che insieme a Montuoro ha ideato il progetto.
Mirta e Ramìa sono invece le fatine che di volta in volta, attraverso i loro sogni, anticipano alle lettrici e ai lettori il tema della storia, una per ogni libro della collana Anthos.
A ogni volume è associato un fiore simbolo della narrazione. E ogni fiore rimanda a una professione, a un mestiere, a un particolare talento da scoprire e valorizzare.
“Mirta e i fiorincanto. Acanto” è il primo libro della collana. Il fiore di questa storia è, appunto, l’acanto. Che rappresenta il culto delle Belle arti. Un simbolo che rimanda alla passione del piccolo Sandro per il disegno e alla curiosità che il bambino prova per il lavoro di sua madre, di professione restauratrice.
L’oggetto simbolo da cui prendono il via le avventure di Sandrino è invece la Lampada di Wood, usata proprio nelle attività di restauro. Una lampada che le lettrici e i lettori potranno conoscere attraverso le schede di approfondimento in appendice al testo.
La collana è pensata per laboratori di lettura animata, con la partecipazione attiva dei bambini. Che di volta in volta potranno scoprire un mestiere, una professione, un’arte, una passione.
Un’idea, quella di Laura Montuoro e Felicia Villella, già diventata realtà. Nei giorni scorsi, infatti, sono partiti i primi laboratori didattici. Due giornate speciali organizzate nella città di Catanzaro su iniziativa dell’associazione Tribunale per la difesa dei diritti del minore e dalla Fondazione Pina Gigliotti: un’iniziativa rivolta alle bambine e ai bambini dei reparti di pediatria e di oncologia pediatrica dell’ospedale “Pugliese-Ciaccio” e alle terze classi della scuola primaria del convitto “Galluppi”.
Si è trattato di un laboratorio caratterizzato da letture animate a cura di Laura Montuoro e delle volontarie e i volontari del Tribunale per la difesa dei diritti del minore impegnati nel progetto “Ospedale Allegro”.
I bambini hanno partecipato attivamente realizzando un disegno rappresentativo della narrazione. Inoltre, ogni piccolo lettore e ogni piccola lettrice ha ricevuto in dono il medaglione di re Gigo che sta a significare il riconoscimento di un talento, in questo caso il talento di Sandrino.
Un dono speciale. Anche perché realizzato a mano dai ragazzi dell’Istituto penale per minorenni di Catanzaro.
L’obiettivo di Laura Montuoro e Felicia Villella è adesso quello di proseguire lungo questa scia per far conoscere ad altri bambini le storie custodite nei sogni di Mirta e Ramìa, alla scoperta di nuovi fiori, di passioni, di talenti.
Affinché altri bambini possano imparare, come Sandro, che con la determinazione i limiti e le paure sono superabili e che il talento è un valore da coltivare e con cui misurarsi ogni giorno.
La trama Mirta e i fiorincanto:
Ramìa aveva visto, sì, la Quercia Secolare, ma non aveva potuto fare a meno di notare anche i mille colori di quei tanti fiori che riempivano delle grandi ceste, ai piedi di uno strano ceppo di faggio bianco come la neve, su cui sedeva un’insolita fata dalle ali di fumo, grigio come la nebbia che precede il primo sole del dì, dai capelli bianchi come latte e la pelle liscia e sottile come il petalo di una rosa. Un cartello con una scritta intagliata nel legno di faggio, dello stesso colore del ceppo su cui era seduta la fata, poggiava su una di quelle ceste colme di fiori, la più vicina all’ultimo sentiero prima della Quercia Secolare: Fiorincanto”.Cosa avranno di speciale i fiori di questa strana fata?Mirta e Ramìa lo scopriranno molto presto, perché, quella notte stessa, dopo aver ricevuto in dono un fiore d’acanto dalla fata dalle ali di fumo, un ticchettare alla finestra della loro stanza regalerà loro una sorpresa inattesa.
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