La separazione è un evento drammatico che coinvolge non solo i coniugi, bensì tutti i membri della famiglia ed in particolar modo i figli minori.
Lo so bene perché sono figlia di genitori separati, ma ho pensato invece Di darvi il mio parere personale di chiedere consiglio ad un’esperta in particolare all’avvocato:
Chiara Parolin iscritto all’Ordine degli avvocati di Vicenza. Che si occupa di diritto di famiglia e tutela dei diritti umani.
Purtroppo tante mie amiche si stanno separando con i mariti e quindi questo argomento e più che mai di grande attualità.
Separazione come procedere? Risponde l’esperto:
I figli soffrono moltissimo per la disgregazione del nucleo familiare ed in qualità di avvocato non mi stanco mai di ripetere ai miei clienti che è importante perseguire, sempre, durante tutto l’iter processuale, l’interesse dei bambini.
E’ per tale motivo che risulta di fondamentale importanza ridurre al minimo la conflittualità, cercando di trovare soluzioni transattive o comunque, nel caso non fosse possibile, di mantenere rapporti civili.
Al fine di perseguire questi obiettivi è necessario che i coniugi vengano debitamente informati in merito ai loro diritti e agli strumenti per attuarli in quanto, sovente, i litigi avvengono perché alcune cose non vengono loro spiegate nel dettaglio.
Facciamo un esempio, come noto al genitore non collocatario (quello che non risiede stabilmente con il figlio) viene imposto l’onere di contribuire al mantenimento del minore mediante la corresponsione di un assegno mensile e del 50% delle spese straordinarie.
E’ importante allora capire il significato di “mantenimento ordinario” che è quello volto a far fronte alle esigenze basilari e continuative dei figli e, salvo diversi accordi, ricomprende ad esempio: il vitto, l’abbigliamento, i medicinali da banco senza prescrizione, la ricarica del cellulare.
Vi sono poi le spese straordinarie a cui ciascun coniuge deve concorrere nella misura del 50% e che si suddividono in spese che devono essere preventivamente concordate tra i genitori e spese che non necessitano di preventivo accordo.
Le prime sono, ad esempio, spese non ricomprese nel mantenimento mensile che rispetto ai redditi dei genitori non comportino esborsi rilevanti.
Le spese che, invece, necessitano di preventivo accordo sono quelle che comportano una spesa economica rilevante (ad esempio la retta di una scuola privata che il figlio non frequentava durante la convivenza tra i genitori).
Presso i vari tribunali sono presenti appositi protocolli che indicano con puntualità la suddivisione delle predette spese.
Sapere in che misura e con quali criteri provvedere al mantenimento dei figli può evitare spiacevoli malintesi con l’altro genitore, per cui, se avete dubbi in merito, è sempre bene chiedere chiarimenti al proprio legale di fiducia.
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