Le leggi naturali del bambino, scritto da un’insegna e ricercatrice francese che ha seguito di studi di Maria Montessori (sono trascorsi ormai 100 anni da allora), ampliandoli e adattandoli ai giorni nostri.
L’autrice afferma l’importanza dell’ambiente e soprattutto dei primi due anni di crescita dei bambini in seno alla famiglia.
Allo stesso tempo la scuola deve continuare a formare il bambino nel modo giusto.
Tanto più che ai giorni nostri, le mamme spesso lavorano i bambini trascorrono sempre più tempo a scuola.
L’autrice ha fatto un esperimento in un asilo ed ha constatato: un miglioramento dell’attenzione e nelle conoscenze dei bambini. Semplicemente mettendo a disposizione i materiali adatti a loro ed evitando l’esposizione ad agenti tecnologici anche a casa.
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Le leggi naturali del bambino La trama:
I bambini nascono programmati per apprendere e per amare, e ogni giorno la psicologia cognitiva e le neuroscienze ci rivelano il loro potenziale straordinario.
Tuttavia, il sistema educativo tradizionale sembra ignorare tanto i meccanismi naturali dell’apprendimento umano quanto i principi fondamentali dello sviluppo.
E la scuola, anziché essere un luogo di gioia e di emancipazione, spesso si rivela un ambiente inadeguato, se non addirittura un ostacolo al nutrimento dell’intelligenza dei bambini…
Seguendo le «leggi naturali del bambino» è possibile però rivoluzionare l’educazione. Lo dimostrano i risultati ottenuti da Céline Alvarez nel corso di una sperimentazione condotta in una scuola dell’infanzia di Gennevilliers, un comune a nord di Parigi, in un quartiere periferico e «problematico».
Dando piena attuazione ai principi pedagogici di Jean Itard, Édouard Séguin e in particolare di Maria Montessori, Alvarez è riuscita laddove il sistema tradizionale di solito fallisce: ha creato un ambiente confortevole, accogliente e ricco di stimoli; ha concesso ai bambini tempo, fiducia, libertà e attività coinvolgenti; soprattutto, ha dato loro la possibilità di imparare a interessarsi agli altri, ad ascoltare, a creare solidi legami sociali.
In breve, ha messo i suoi alunni in «contatto col mondo» e con se stessi. E inevitabilmente le straordinarie performance in tutte le discipline, dalla scrittura alla matematica alla lettura, non hanno tardato ad arrivare, in modo spontaneo.
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