Un mio amico fa il capo scout da anni e mi ha sempre incuriosita la sua attività ma non mi sono mai informata veramente. Finché i miei due bambini non sono iniziati a diventare grandi. Ed io ho iniziato ad avere paura dell’adolescenza, sto cercando di fargli creare una rete di amici che siano dei bravi bambini, di cui conosco le famiglie.
Così che quando inizieranno ad uscire da soli, spero di essere un po’ più tranquilla. Quindi via libera ad attività extrascolastiche, ad incontri con gli amici di scuola anche il pomeriggio. First che ha fatto la prima comunione quest’anno ha iniziato l’ACR (azione cattolica ragazzi). Poi mi sono ricordata degli Scout, finalmente Second ha raggiunto l’età giusta per iniziare (8 anni compiuti) e li ho iscritti entrambi, First era indeciso: Gli ho detto prova!” E già dopo il primo incontro era entusiasta e voglioso di continuare.
Domenica hanno fatto la loro prima uscita, si sono incontrati presso un’altra confraternita, hanno giocato, mangiato, i nuovi arrivati hanno ricevuto il primo pezzo della divisa: il cappello.
Mi è piaciuto che invogliano a partecipare anche i genitori, prima di cominciare c’è stata una riunione solo con noi e ci hanno chiesto cosa pensavamo di loro e che cosa credevamo avrebbero fatto i nostri figli con gli scout.
Perché ho scelto che i miei figli facessero gli scout
Sono sempre stata un po’ ribelle verso gli ordini, mi piace pensare con la mia testa e sto cercando d’insegnare lo stesso ai miei figli. Quindi quando vedo un’associazione di qualsiasi genere, ci vado sempre con i piedi di piombo. Molte mie amiche avevano figli (di entrambi i sessi) che facevano parte degli scout e me ne parlavano in toni ammirati.
Scout è un termine che vuole far pensare a delle persone in grado di cavarsela da soli nelle situazioni più svariate, organizzate e attrezzate, sia interiormente sia esteriormente, in ogni evenienza.
Lo scoutismo è nato nel 1907, per ovviare ai problemi d’età per la partecipazione allo scautismo, a quella di Reparto vennero aggiunte le sezioni di Branco (per i più giovani) e di Rover (per i più grandi).
Il 2007 è stato per lo scautismo un anno importante, poiché ha segnato il centesimo anno dalla creazione del movimento.
«È qui dunque lo scopo più importante della formazione scout: educare. Non istruire, si badi bene, ma educare; cioè spingere il ragazzo ad apprendere da sé, di sua spontanea volontà, ciò che gli serve per formarsi una propria personalità.»
(Robert Baden-Powell).
Questo sistema educativo si fonda su quattro punti fondamentali:
Formazione del carattere
Abilità manuale
Salute e forza fisica
Servizio verso il prossimo
Un po’ di storia:
Lo scautismo, o scoutismo, è, come dichiarato nel 1924 dalla Conferenza Internazionale dello Scautismo di Copenhagen, un movimento di carattere nazionale, internazionale e universale che ha come fine ultimo la formazione fisica, morale e spirituale della gioventù mondiale.
Nato nel 1907 da un’idea del tenente generale inglese Robert Baden-Powell (chiamato affettuosamente B.-P. dagli scout di tutto il mondo), questo metodo educativo è fondato sul volontariato e sull'”imparare facendo” attraverso attività all’aria aperta e in piccoli gruppi.
Per la nostra penisola sorrentina:
I nostri scout hanno bisogno di altri insegnanti, ci sono tanti bambini che vorrebbero partecipare ma se non c’è chi li guida è ovviamente impossibile. Pensavo fosse necessario essere stato scout invece mi hanno detto di no. Si fa una formazione e poi si può diventare capo scout.
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