Il resto è ossigeno il nuovo libro di Valentina Stella
autrice del blog bellezzarara meraviglioso, ha scritto anche questo imperdibile libro.
«Ma di cosa sei fatta, tu?» «Di quello che ami» disse lei. «Più l’acciaio.» ERNEST Hemingway
Per questo –credo –i figli si fanno in due. Per confrontarsi, condividere, scegliere insieme. Per passarsi il testimone e permettere che l’altro respiri. Per stringersi, quando il vento è forte e il temporale sembra entrare dalle finestre.
Per far tintinnare i bicchieri, quando si aggiunge una candelina alla torta e finalmente tua figlia ha imparato a soffiare. Perché nessun divano è davvero comodo, se non hai una spalla alla quale appoggiarti.
Un libro che parla di noi 40enni alle prese con la separazione, ne vedo tanti intorno a me e so che non è facile per nessuno.
Il resto è ossigeno
Il resto è ossigeno la trama:
Chissà perché non sono mai scenari speciali o battute da film ad accompagnare i momenti che ci segneranno per sempre; chissà perché spesso le decisioni più importanti restano impigliate a date che non abbiamo scelto, luoghi in cui ci siamo trovati per caso, gesti che non ci rendono eroi.
Arturo cammina da giorni per le strade della sua città, Torino, in cerca di qualcosa che non sa cosa sia. Si è strappato di dosso la sua vita durante una pausa pranzo qualunque, in un giorno qualunque, scappando da sua moglie – Sara – e dalla loro bambina con un sms.
Travolto da una crisi improvvisa cui non sa dare un senso. Sara attende l’arrivo della disperazione. Prova a capire come abbiano fatto a infrangersi i suoi sogni e i suoi progetti. Prova a rivivere tutta la storia con Arturo, riguardando foto e rileggendo lettere. Ma si accorge che il suo cuore è calmo, come se la tristezza fosse solo stupore. Come se avesse sempre saputo tutto, ma non avesse mai voluto ammetterlo.
Sara e Arturo: sono serviti undici anni per costruire una vita insieme; è bastato un istante fatto di poche parole per mandarla in mille pezzi. Ora, nell’arco di un mese o poco più, avranno modo di guardare in faccia i propri sentimenti e le proprie illusioni. Di rivedersi ventenni, quando tutto era possibile, e di ritrovarsi ancora affamati di felicità a quarant’anni, con la paura di aver sbagliato tutto e il desiderio di cambiare tutto.
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