Ci pensate mai a quanto siamo fortunati ad essere nati nel posto giusto del mondo? Personalmente ci penso spesso. Con mio marito ed altri volontari abbiamo appena adottato una scuola di 45 ragazzi e ragazze che hanno bisogno di sostegno economico per poter studiare. Sono fermamente convinta che l’istruzione dopo il cibo sia alla base di ciò che ha bisogno l’uomo per crescere, vivere e prosperare. Sapete una cosa guardavo quelle foto e potevano essere i miei figli, sarà che mia mamma è nativa dei Caraibi e quei bambini abitano nelle vicinanze, ma mi somigliano! Sono solo leggermente più chiara perché mio padre è italiano. E se io fossi nata lì? Non starei certo a scrivere comodamente come ora al mio pc, a preoccuparmi se sono in tempo per accompagnare i miei figli alle attività extrascolastiche, a sbuffare perché non so cosa preparare per cena, non certo perché non ho i soldi per comprare qualcosa per cena!
Quando oltre ad essere povero hai anche delle disabilità allora la lotta si fa veramente dura, La mission di CBM Italia è fare in modo che le persone che vivono nei Paesi in Via di Sviluppo possano accedere ai servizi sanitari, educativi e riabilitativi di qualità.
Come si può fare? Attraverso i progetti sul campo nei Paesi in Via di Sviluppo e la sensibilizzazione e l’informazione dell’opinione pubblica per diffondere le tematiche della disabilità evitabile.
Avete capito bene, evitabile, diamo un po’ i numeri: 12 milioni di bambini hanno difetti refrattivi curabili, Il 90% delle persone cieche vive nei Paesi in Via di Sviluppo (non credo sia una coincidenza)
L’80% delle cause di cecità si possono prevenire, e noi possiamo fare la differenza.
Mi piace il claim della CBM: Insieme possiamo fare di più, non lasciamoli soli.
CBM ha commissionato ad AstraRicerche una ricerca sull’Advocacy (c’è anche un Libro_Advocacy per chi volesse ulteriormente informarsi) in Italia e i risultati sono stati, voglia di aiutare:
- Le categorie vulnerabili (bambini, donne, anziani, persone con disabilità)
- Paesi in Via di Sviluppo (lotta alla povertà, interventi nelle situazioni di crisi ed emergenze, prevenzione sanitaria, progetti educativi e formativi).
Gli Italiani, inoltre, hanno dichiarato che i motivi principali per i quali non effettuano donazioni sono rappresentati principalmente dalla diminuzione dei guadagni/redditi, determinata dalla crisi, e la sfiducia circa il modo in cui vengono investiti i fondi raccolti.
Posso dirlo? Fandonie! Non c’è bisogno di grosse cifre per fare beneficenza, ho un bambino adottato dal 2009 (dopo che sono nati i miei figli sono diventata più sensibile alla sofferenza di tutti i bambini). Sono sempre riuscita a far fronte al mio impegno anche quando lavorava solo mio marito, e nonostante la crisi economica. Basterà acquistare un abito in meno, di cui lo so, come me non ne avete reale necessità e dopo aver aiutato una persona bisognosa vi sentirete così bene, che nemmeno un’intera giornata di shopping a budget illimitato potrebbe fare.
CBM è la più grande organizzazione umanitaria internazionale impegnata nella prevenzione e cura delle forme evitabili di cecità e disabilità nei Paesi del Sud del mondo. CBM Italia Onlus è un’Organizzazione Non Governativa (ONG) parte di CBM International, organizzazione senza scopo di lucro attiva dal 1908 per assistere, curare, includere e dare una migliore qualità di vita alle persone con disabilità che vivono nei Paesi più poveri. CBM opera in Africa, Asia e America Latina in stretta collaborazione con partner locali, sostenendo progetti e interventi di tipo medico-sanitario, riabilitativo ed educativo.
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