Annamaria Anelli terzo tempo
Ogni giorno faccio un planning delle cose da fare, in genere riesco a spuntare tutte le voci, tranne quella che comprende il tempo per me. È il motivo per cui ho acquistato il libro terzo tempo di Annamaria Anelli sperando che possa essermi di aiuto. Come dice Francesca Marano ci vorrebbe il quarto tempo per riuscire a leggere ma io ce l’ho fatta. Complice il fatto che è un libro piccolo, scritto in modo scorrevole e sicuramente interessante.
Mi piace quando afferma che il tempo di non lavoro per non freelance è un’investimento, capita di sentirsi frustrate ma in effetti invece di piangersi addosso ben vengano i momenti di stasi per formarsi o magari anche riconvertirsi, lei ad esempio dice di aver trovato aiuto nel personal branding e nel modello creato a Luigi Centenaro.
Dobbiamo imparare a piantare bulbi nei periodi “morti” per poi venire a raccogliere i fiori del nostro giardino, nei giorni di superlavoro quando ci sentiremo stanche.
Annamaria anelli terzo tempo la trama:
“Queste pagine sono per te che sei una donna (non necessariamente, comunque); sei una mamma (ma anche no); sei una freelance (non per forza). No, non ho le idee poco chiare, è che sono convinta che certe esperienze siano comuni a noi donne in generale, che abbiamo o no una cadrega fissa. Quello che cambia è che per noi freelance il pavimento ballerino è ballerino sempre e, quando si ferma un momento e non ci dà la solita sensazione di precarietà, ci aspettiamo che da lì a breve una enorme faglia squarcerà la nostra casa. È difficile affrontare il quotidiano sapendo di essere senza paracadute, ma è anche un’enorme sfida. Ci inventiamo tutti i giorni un nuovo obiettivo per cui alzarci e fare bella la giornata; un modo per conciliare figli e corse, clienti e mancanza di clienti, compagni e mancanza dei suddetti. Ne piangiamo e ne ridiamo tra noi, ci consigliamo e ci facciamo coraggio grazie a quella splendida enorme piccola aperta chiusa sorridente arcigna «cosa» che è la rete. Noi donne-mamme e, soprattutto, noi donne-mamme-freelance siamo un miscuglio di forza e debolezza e questo è il nostro vero punto di forza.” In questo piccolo e arguto manuale Annamaria Anelli ci regala punti di vista, consigli, tecniche e strategie per surfare nella vita quotidiana e soprattutto per ricavarsi il mitico «terzo tempo», quella dimensione di cura di sé che ciascuna donna, soprattutto se mamma e lavoratrice freelance, deve imparare a regalarsi, se non con una certa regolarità, almeno più spesso che può.
Se v’interessa questo libro per acquistarlo cliccate sull’immagine sottostante:
Beat - Mamma Ora che faccio? dice
Sono già partita alla ricerca di “Un giorno perfetto per innamorarsi”, ora aggiungo anche questo 😉 da mamma e lavoratrice freelance, che a volte si sente felice per poter decidere del suo tempo, a volte vorrebbe qualcuno che lo faccia al posto suo e metta dei confini ben precisi tra lavoro e famiglia…e da donna che comunque raramente trova tempo per sé, tra le due cose 🙁 grazie!
angelaercolano dice
Cara dobbiamo metterceli da soli i nostri paletti ad esempio io questa settimana:
Grazie a Gioia Gottini ho realizzato i miei must per tutta la settimana (invece dei soliti should): mi sono finalmente iscritta in palestra per fare Zumba che mi piace molto, era da ottobre che temporeggiavo. Un massaggio rilassante dall’estetista e oggi colore ai capelli, mancavo dal parrucchiere da maggio dell’anno scorso… ??? sabato il corso di coaching e
… Adesso un bel libro nuovo di zecca, letto e copertina. Vuon weekend a tutti!