Voglio diventare un vero re
Di Marzia Gianotti avevo già letto ai miei figli: papà ho paura, che racconta la storia di questo bimbo che ha paura del buio e in effetti ha aiutato Second a non sentirsi solo in questa paura.
In questo secondo libro invece il protagonista esprime il desiderio di diventare Re del suo bellissimo castello giocattolo e inspiegabilmente ci riesce.
Mi sorprende che Marzia sia una donna e usa molto i papà e i bambini maschi nelle sue storie, prima o poi le farò un’intervista e le chiederò come mai.
Mi piace che il racconto lascia nei bimbi la certezza che i sogni (anche quelli più strambi) si possano avverare. Un’insegnamento che viene dal libro è anche quello di avere cura delle proprie cose e di sistemarle, richiamo che ai bambini fa sempre bene!
Voglio diventare un vero re la trama:
Matteo ha un grande sogno, quello di diventare Re del castello di legno ricevuto in regalo.
Un giorno, grazie all’intervento del Mago Malù, si ritrova rimpicciolito della stessa dimensione della gente che popola il castello, che immediatamente lo nomina e lo proclama loro Re. Matteo, felice e soddisfatto di aver esaudito il suo desiderio, decide di trovare il modo per far ritornare al castello il vero Re di cui si sono perse le tracce da alcuni giorni.
Ingrediente principale nel racconto è la fantasia, preziosa risorsa che ogni bambino dovrebbe vivere serenamente e liberamente, in funzione della propria età e maturità.
Fornire al bambino gli opportuni stimoli, accompagnandolo a vivere l’evoluzione del mondo immaginario, può essere un mezzo efficace per dare vita e sviluppo alle emozioni.
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