Assicurazione Inail per le casalinghe
Mi è arrivata una mail che m’informa che l’assicurazione Inail per le casalinghe è obbligatoria e quindi devo pagarla, altrimenti devo pagare una multa dello stesso importo. Per fortuna non è molto sono 12,91 euro all’anno, all’inizio l’ho preso per malaugurio (sono un po’ superstiziosa) poi mi son detta va bene, se veramente dovessi farmi male un aiuto economico non sarebbe male, dato che dovrei assoldare: una baby sitter, una cuoca e una signora per le pulizie che facessero tutto ciò che faccio io durante il giorno.
La cosa che mi ha fatto ridere (amaramente) è stata che la legge vuole dare al lavoro familiare no solo un ruolo sociale ma anche economico. Ehm scusate allora perché alle casalinghe nessuno le paga? Tempo fa feci un post in cui dicevo che non ero d’accordo sullo stipendio alle casalinghe e ancora la penso così, però che poi la legge mi prende per il c…. dicendomi che il mio lavoro ha un rilievo economico che nessuno mi riconosce, eh no grazie!
I requisiti per assicurarsi. La legge 493/1999 stabilisce che sei obbligato ad assicurarti contro gli infortuni in ambito domestico se:
- hai un’età compresa tra i 18 e i 65 anni compiuti
- svolgi il tuo lavoro per la cura dei componenti della famiglia e della casa
- non sei legato da vincoli di subordinazione
- presti lavoro domestico in modo abituale ed esclusivo.
Rientrano oltre alle casalinghe vere e proprie anche:
- i lavoratori in mobilità
- i maggiorenni in cerca di una prima occupazione
- i cittadini stranieri che soggiornano regolarmente in Italia e non hanno altra occupazione
- i lavoratori in cassa integrazione guadagni
- i soggetti che svolgono un’attività lavorativa che non copre l’intero anno
Sei escluso dal pagamento se contemporaneamente:
hai un reddito personale complessivo lordo fino a 4.648,11 euro annui
fai parte di un nucleo familiare il cui reddito complessivo lordo non supera i 9.296,22 euro annui.
Le sanzioni. Se rientri nei requisiti di legge ma non paghi l’assicurazione, l’Inail applica una sanzione, che è graduata in relazione al periodo di trasgressione e per un importo non superiore, comunque, all’equivalente del premio (12,91 euro).
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