Durante le prime settimane di gestazione, la comunicazione tra mamma e bambino si può definire più di tipo psichico. Superate le 20 settimane circa la mamma è in grado di percepire i movimenti del suo bimbo, si parla proprio di una vera e propria comunicazione prenatale tra mamma e bambino che si svolge attraverso: carezze, massaggi, colpetti, tamburellamenti e conversazioni ad alta voce. Questi momenti sono molto emozionanti per le mamme e permettono di incentivare sia un armonico sviluppo psichico del bambino, sia di migliorare il legame tra la mamma e il proprio piccolino.
È molto importante riuscire a coinvolgere anche il papà in questa comunicazione, infatti il bambino prenatale ha la capacità di rispondere non solo alle stimolazioni materne ma anche a quelle paterne. È possibile instaurare un dialogo fatto di colpetti, cui seguono altri colpetti e tamburellamenti sul pancione. Il bambino oltre ad ascoltare il nostro suono della voce e in grado di percepire anche i suoni esterni, superate le 21 settimane, infatti potrebbe anche capitare che il bambino sobbalzi ai suoni forti. Per questo motivo anche la musica può essere utilizzata come mezzo di comunicazione. Ascoltare musica rilassate aiuta a rilassare anche il bambino, in particolare sembra tra i suoni più piacevoli, che hanno l’effetto di tranquillizzare il piccolino, ritroviamo le sinfonie di Mozart.
Un ottimo momento per comunicare con il bambino è rappresentato dal dopo pasto poiché risulta più sveglio e attivo. Inoltre, il bambino è in grado di assaporare ciò che mangiamo, in particolare sente molto i sapori dolci e speziati. Sempre intorno alla ventesima settimana di gravidanza le cellule olfattive sono già presenti nella mucosa nasale e sono pronte a recepire gli odori. Il feto grazie ad una sovrabbondanza di papille gustative nella lingua e nel palato, ha addirittura una capacità superiore rispetto a un adulto di percepire i sapori.
Prendersi dei momenti di tranquillità e silenzio, magari stese sul letto a non far nulla o ad ascoltare musica, permette di riuscire ad ascoltare il proprio bambino. Già quando sono nel pancione sono in grado di fornire indizi sul loro carattere e modo di essere. È già possibile capire se ci troviamo di fronte un dormiglione o un piccolo terremoto.
Il mio caso? Un piccolo terremoto che non stai mai fermo, e tu?
Futura mamma
Debora Monica Ercolano
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