Figli al centro è il nuovo libro di Mariapaola Ramaglia, una cara amica che racconta così:
Il mio ultimo libro parla di Mediazione Familiare, uno strumento in cui io credo molto e che mi sto impegnando per far conoscere, anche per alimentare una nuova cultura della separazione.
Oggi, sempre più coppie si lasciano, eppure, quando si ha un figlio, si resta uniti per sempre. Si può non andare più d’accordo come coppia coniugale, ma – coppia genitoriale – si deve andare d’accordo. Tante separazioni e tanti divorzi sono vissuti unicamente in modo negativo, distruttivo e doloroso e provocano cicatrici che, talvolta, non smettono di sanguinare neppure dopo anni e anni… anzi, a volte, non smettono di sanguinare mai.
Anche io ho tatuate sulla pelle alcune di queste cicatrici, che oggi apprezzo e a cui oggi do’ immenso valore, perché mi hanno reso molto sensibile al tema della separazione e pronta all’ascolto di disagi e problematiche che conosco bene.
Oggi so’ che una separazione non è necessariamente un male in sé per sé, perché è principalmente la cattiva gestione della separazione che compromette la serenità dei soggetti interessati, rischiando di condizionarne il resto della vita. Ma, soprattutto quando sono coinvolti dei bambini, la necessità di raggiungere nuovi e soddisfacenti equilibri (pur se diversi) è prioritaria e gli adulti hanno il DOVERE di affrontare la situazione con attenzione, maturità e consapevolezza.
Questo è il motivo per cui io credo molto nella mediazione familiare e ho voluto fortemente diventare una mediatrice familiare.
Mi rendo conto, però, di quanto la mediazione familiare sia ancora molto poco conosciuta… Spesso, mi sento chiedere con precisione io di cosa mi occupi… Eppure, ci sono famiglie e coppie che, magari, ne hanno fortemente bisogno, pur non sapendolo…
Ecco perché, in questo testo, mi propongo di illustrare in cosa consista la mediazione familiare, che ritengo un intervento professionale sempre più importante e necessario, anche per poter introdurre un vero e proprio cambiamento nella cultura e nel modo di guardare ai percorsi di separazione stessi.
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Una separazione o un divorzio, tuttavia, non sono necessariamente un male in sé per sé, perché è principalmente la loro cattiva gestione che può compromettere la serenità dei soggetti interessati, rischiando di condizionarne il resto della vita e anche la costruzione delle relazioni future. È possibile dare una lettura più serena, positiva e costruttiva anche a cambiamenti penosi come quelli legati alla fine di un rapporto di coppia e questo affidandosi a qualcuno, che medi (il mediatore familiare, quello che faccio io per mestiere) eventuali conflitti in modo professionale e competente, aiutando a riorganizzare le proprie vite.
stefania dice
Tematica molto attuale.
angelaercolano dice
Purtroppo sì…