Ho appena finito di leggere il libro: Ricette per un anno da freelance, ormai fare la freelance è diventato il mio lavoro, quindi mi tocca anche studiare ogni tanto.
L’autrice è Maria chiara Montera conosciuta in rete come Malicler.
Lo trovate su Amazon a soli € 0,99 mi è piaciuto un sacco, lo consiglio per chiunque voglia sapere sinceramente cosa significa intraprendere la carriera di freelance.
L’ultimo capitolo è specifico per le food blogger.
Alcuni estratti dal libro:
Il talento e’ nulla senza teoria che egli dà consistenza e senza l’applicazione che lo migliora.
All’inizio verrete prese dalla sindrome della super donna, pensando di non poter fare tutto da sole.
Invece sarà importante per lavorare: cercare dei validi collaboratori, delegare, trovarsi una donna delle pulizie!
E’ fondamentale darsi un valore per sapersi far pagare:
“Ho scoperto che non ero io a costare troppo, ma loro a credere o a pretendere, che il mio lavoro valesse poco:
In ogni lavoro a guadagnare dovete essere entrambi: se non c’è corrispondenza, non perdete tempo.”
Il pacchetto felicità: fa parte della vostra motivazione di freelance .
Nessuno avrà voglia di fare affari con una persona depressa 😉
Il blog deve essere uno spazio che vi caratterizzi, dovete essere uniche perché già lo siete.
La trama:
Voler diventare freelance è il primo passo per provare a farlo: il secondo è sbagliare tutto, e capire che per lavorare in proprio occorre trovare una propria personale ricetta.
Chi sta per mettersi in proprio troverà tra le pagine di questo libro, raccontato con trasparenza, generosità e ironia, l’occorrente per farsi da soli uno starter kit prima di aprire la partita Iva: di cosa avete bisogno per lavorare da soli e non essere soli?
Durante il primo anno, quali sono gli errori più comuni? Poi consigli per fare un preventivo realistico, ma anche per gestire l’ansia, per combattere l’invidia e il malumore, per essere nello stesso tempo account e creativa.
Per chi vuole lavorare nel mondo food occupandosi di pubbliche relazioni e di comunicazione, ecco una panoramica delle libere professioni del food e consigli su come intraprenderle. C’è chi considera gli sbagli come una specie di via salvifica all’evoluzione, e chi deve lottare per ammetterli e affrontarli, prima di tutto ribaltando l’immagine che ha di se stesso.
Uno degli elementi più importanti dell’essere freelance è saper cambiare paradigma e il primo paradigma da cambiare, spesso, siamo noi. Il lavoro che vi siete scelti da freelance disegna la vostra vita: siete pronti a inventarvela?
Mooolto interessante. Proprio in questo periodo sto combattendo contro l’ansia da disoccupazione forzata e la voglia di dare un senso alle mie passioni. Chi lo sa…magari un giorno!
Silvia
Ma sì dai!
Sono stata freelance per tanto tempo… ora non più… ma quel periodo mi è rimasto nel cuore.
Anche a me! <3