Daniela Poggi di La scuola in soffitta ha scritto il libro:
Mamma la scuola! Divertirsi in famiglia imparando.
Io l’ho letto ed è fantastico, come il suo blog del resto che seguo da anni, così l’ho intervistata per voi.
1) Raccontaci chi sei e come è nata l’idea del libro.
1) Sono mamma di due bambini. Da quando sono nati loro mi sono interessata molto all’argomento dell’educazione, scoprendo quella che sarebbe diventata una passione. Ho letto molto sul metodo Montessori, sulla pedagogia Steineriana e quando il maggiore dei miei figli è arrivato alla scuola primaria ho scoperto cos’è l’homeschooling. E’ stata una della sue insegnanti a dire in una riunione con i genitori che potevamo cercare attività e giochi per stimolarli all’apprendimento o allenarli nelle abilità necessarie allo studio. Cercando in rete ho trovato molti spunti, tutti provenienti da siti americani di famiglie che praticano l’homeschooling, l’educazione familiare. In italiano non c’era niente o molto poco. Da lì ho iniziato a scrivere un blog per tenere traccia delle nostre attività (Scuola in soffitta) e oggi è diventato un libro.
2) Può sembrare strano che sia una mamma a parlare di scuola, come motivi la scelta di trattare questo argomento?
Le mamme, come anche i papà, hanno un ruolo nei confronti della scuola che è di collaborazione, promuovendo a casa gli stessi obiettivi che propone la scuola. Ai genitori la scuola chiede di curare l’impegno e la motivazione. Stimolare i bambini a fare i compiti, appassionarli allo studio o gestire i momenti di crisi in cui passa la voglia di prendere in mano i libri sono tutte situazioni in cui i genitori vorrebbero un’idea per risolvere la questione. Quelle che ho raccolto nel mio libro sono idee per aiutare i genitori a stimolare la voglia di apprendere dei bambini.
3) Che tipo di idee troviamo nel tuo libro? Si parla di approccio teorico o esempi pratici?
3) Come dicevo prima, per me parlare di apprendimento è diventata una passione. Ho letto tantissimo in questi anni e nelle prime pagine del libro ho riassunto i punti più importanti per impostare un buon rapporto con i compiti. Mi sono dedicata molto agli esempi pratici. Ho raccolto idee per attività da fare con i bambini, che nel libro sono divise per materia e per tipologia: lavoretti, libri, viaggi, film, ecc.
4) Che preparazione deve avere una mamma per fare queste attività?
4) E’ una domanda che mi fanno spesso. Se ci pensiamo bene, la scuola non chiede che studi ha fatto la mamma per farle seguire i compiti dei figli. Questo perché la mamma fa la mamma e i figli fanno i compiti da soli. La mamma si occupa dell’idea che un bambino si costruisce negli anni della scuola, di invogliarlo quando è stanco, di proporgli libri interessanti che fanno bene alla mente così come sceglie l’alimentazione per aiutarli a crescere. Ogni mamma può fare tanto per i propri figli anche in tema di apprendimento. Basta uno spunto da cui partire, poi troverà il modo di adeguarlo alla situazione e al tempo a disposizione.
5) Quando si parla di apprendimento, molti credono che sia solo la scuola a doversene occupare. Tu cosa ne pensi?
5) La scuola fa tanto, ma ha bisogno che a casa si respiri la stessa idea di rispetto e importanza per lo studio. I compiti rimangono un dovere dei bambini, che i genitori possono guardare da lontano senza intervenire. Trovo più importante dedicarsi a creare l’atmosfera giusta che non mirare al buon voto. La scuola è un argomento che riguarda ogni famiglia almeno dieci anni, un periodo lunghissimo in cui siamo noi genitori a scegliere se sfruttarla per unirci di più ai nostri figli e viverla come un bel periodo oppure fare il conto alla rovescia aspettando che finisca. Si può capire molto dei propri figli standogli vicino nei compiti, c’è modo di parlare di tante cose. E’ una esperienza che mi ha insegnato tanto fino ad ora e a cui non rinuncerei.
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