Ho acquistato questo due libri che si occupano di internet della Erickson edizioni, perché nonostante utilizzi abitualmente tutti i nuovi supporti per navigare, non mi è chiaro come spiegare i concetti di rete e pericoli della rete ai miei figli. Credo che questi sono libri che dovrebbero utilizzare tutte le persone che si occupano dei nativi digitali, sia che facciano parte della famiglia che della scuola.
Ormai l’ignoranza su questi argomenti non è più possibile scusarla. Magari potremmo farci aiutare proprio dai nostri ragazzi a capire le cose che ci sono più ostiche, ad esempio il cloud (nuvoletta) lo utilizzo abitualmente ma non sapevo che si chiamasse così O_O
La rivoluzione digitale, che trova un suo momento particolare nella diffusione della tecnologia Cloud, ha influenzato gli stili di vita, di comunicazione, di socializzazione e di apprendimento, ponendo nuove sfide alle famiglie e alle scuole. Genitori e insegnanti si trovano infatti a crescere e educare generazioni di bambini che spesso utilizzano in modo naturale, veloce e spontaneo strumenti sconosciuti agli adulti. ù
A volte li scoprono autonomamente, senza che nessuno gliene spieghi pericoli e potenzialità, senza che qualcuno ne regolamenti l’esplorazione. Anzi, accade di frequente che siano i figli a spiegare ai genitori come si usa qualche funzione di un particolare telefono cellulare piuttosto che di un programma per computer.
Scopo di questo libro è fornire agli educatori, genitori, nonni, educatori e insegnanti, non competenze tecniche o informatiche bensì la cornice culturale, le modalità di approccio e le indicazioni che possono aiutarli e sostenerli nella loro azione quotidiana a favore della crescita e dello sviluppo dei bambini e dei giovani nell’era digitale.
Stesso discorso vale per Facebook, ormai tutti i ragazzi legalmente o illegalmente (hanno meno di 13 anni) posseggono un profilo facebook sia che i genitori lo sappiano o meno. Alla luce degli ultimi eventi drammatici che sono accaduti a ragazzi che hanno usato il mezzo in modo scorretto, bisogna assolutamente averne ben chiare in mente le dinamiche e le possibili spiegazioni da dover dare ai nostri ragazzi e bambini.
Facebook ha demolito le barriere convenzionali e formali portandoci in una nuova realtà fatta di “Mi piace”, timeline e tag, in cui le condivisioni, il passaparola e le opinioni si posizionano al centro della quotidianità. La discussione sull’utilizzo corretto del più famoso social network è aperta, complessa e coinvolge tutti, soprattutto chi, per paura o incapacità, preferisce rinunciare a una tra le più interessanti opportunità, anche di tipo educativo, offerte oggi da internet. Il volume si rivolge principalmente a insegnanti, educatori e genitori che desiderano imparare a padroneggiare Facebook, per apprendere come gestire la propria privacy, sfruttarne le potenzialità e coordinare correttamente gruppi, pagine e profili, in modo da avvicinarsi al linguaggio dei più giovani. “Do you speak Facebook?” fornisce un’originale panoramica del mezzo che permette di svincolarne la fruizione da un aspetto prettamente ludico e di apprezzarne quello formativo.
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