Non sapevo dell’esistenza degli scavi di Castellammare di Stabia finché non ho visto dei bambini che partivano per una gita scolastica e quando ho chiesto dove andassero mi hanno risposto:” a Castellammare di Stabia a vedere gli scavi”.
Personalmente adoro gli scavi archeologici ed essendo vicini a me, non potevo certo perdermeli.
Sono in località Varano (prima di entrare in Castellammare centro) abbiamo visitato due ville: Villa Arianna e Villa San Marco. Conservati davvero molto bene i dipinti, sono quasi completamente intatti.
Essendo Castellammare comunque più lontana rispetto a Pompei oppure Ercolano rispetto al Vesuvio.
Se sono salvati in seguito all’espressione del vulcano del 79 dopo Cristo.
Ci sono anche i pavimenti in micro-mosaico, e ho spiegato ai miei figli che sono ritrovamenti molto preziosi perché antichissimi.
Quando le persone facevano ancora tutto a mano, quindi per fare una villa come quella che abbiamo visto, ci volevano anni e anni.
Se vieni a Castellammare in vacanza e poi vuoi proseguire in penisola sorrentina, ho a una casa con piscina che potrebbe fare a caso tuo.
Un po’ di storia:
Dell’antica Stabiae furono individuati durante gli scavi eseguiti nel Settecento l’impianto urbano sul ciglio della collina di Varano, alcuni quartieri residenziali di sei ville e localizzate altre dieci ville nell’entroterra. In età borbonica, come è noto, era in uso recuperare gli oggetti preziosi e gli apparati decorativi e poi rinterrare le parti scavate, per cui delle sei ville individuate sulla collina di Varano (villa in località Belvedere, Villa Arianna, Villa San Marco, il cd. Secondo Complesso, la Villa del Pastore e quella in località ponte San Marco) ne sono state riconosciute in epoca attuale solo quattro, tre delle quali sono oggi visitabili, mentre l’impianto urbano è ancora quasi del tutto reinterrato.
Bellissima la vista del Vesuvio proprio di fronte.
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