Ho letto che secondo l’Unicef i bambini più felici dei paesi “ricchi” sono gli olandesi mentre gli americani su 21 arrivano al 20° posto precedono solo gli inglesi. Invece io penso che i bambini italiani sono felici 😀
Conosco molto bene la realtà olandese perché mia mamma è olandese, mia sorella vive lì e noi ci andiamo ogni anno. Non sono d’accordo come dice la ricerca che i genitori olandesi sono felici, perché un altra ricerca dice che sono le persone più depresse e con maggiore incidenza di suicidi, forse più rilassati perché è vero che le donne hanno il part time se vogliono e che gli uomini si prendono il giorno del papà. L’avevo scritto anch’io che l’Olanda è molto a misura di bambino.
Lo studio Unicef ha esaminato 40 indicatori in 6 categorie per determinare i paesi dove i bambini vivono meglio. In tali categorie, alcune erano oggettive con indicatori misurabili , come ad esempio il benessere materiale (che includono la povertà infantile ) la salute e la sicurezza (misurata in parte dai tassi di mortalità infantile ). Ma lo studio ha anche esaminato le categorie soggettive, misurando la risposta di un bambino a varie domande . Altre categorie sono: famiglia e relazioni, comportamenti, e rischi, educazione e benessere.
L’Italia compare al 22° posto soprattutto scende molto per quello che riguarda la povertà, in realtà io credo ci sia più evasione che povertà perché se mi guardo in giro non vedo proprio bambini poveri, anzi!
L’Italia risulta il paese con il tasso “NEET” (Not in Education, Employment or Training) più elevato tra tutti i Paesi industrializzati, dopo la Spagna. L’11% dei nostri giovani tra 15 e 19 anni non sono iscritti a scuola, non lavorano e non frequentano corsi di formazione.
Vivo in Italia ma non conosco tutta l’Italia quindi è molto difficile generalizzare, ma non mi sembra proprio che i nostri figli siano infelici. Viviamo una situazione bimbocentrica, i figli sono sempre meno e ci occupiamo tantissimo del loro benessere in termini di educazione, scuola, sport. Abbiamo un bellissimo paese, c’è il sole il mare, le montagne le città d’arte. Molti paesini sono ancora a misura d’uomo. Forse il problema più grande è quello della mancanza di lavoro ma a quel punto stiamo parlando di adulti e non più di bambini.
E’ vero che le mamme hanno difficoltà a lavorare però significa avere una mamma a disposizione 24h su 24 che non credo per un bambino sia un male.
Come genitori, la nostra missione è quella di allevare bambini felici, di provvedere ai loro bisogni materiali, preoccuparsi della loro salute, della sicurezza, e non ultimo di nutrire le loro menti. Ma alla fine di tutto è vero che: “genitori felici allevano bambini felici.”
A tea for U dice
Ci stavo pensando anche io sai… non so come siano strutturate queste statistiche, ma so che la nostra realtà sociale ora come ora è carente enonostante questo vedo famiglie trovare idee e risorse continuamente. E’ facile fare i conti per i paesi che sono supportati dal loro governo anche in termini di qualità della vita. I nostri bambini li vedo felici fino a un certo punto, ovvero quando un po’ si lasciano e li lasciamo andare, non in termini di autonomia, ma come possibilità e progettualità.
angelaercolano dice
qui sta il nocciolo della questione: “E’ facile fare i conti per i paesi che sono supportati dal loro governo anche in termini di qualità della vita” ma credimi non è questa la felicità non ho visto in Olanda bambini più felici dei nostri forse con più risorse questo sì
Giorgia dice
Ciao!mi unisco al coro e concordo pienamente con voi!son certa che questa crisi economica abbia portato con se’ anche degli aspetti positivi,sopratutto il fatto di ingegnarsi come genitori per trovare mille risorse per i nostri figli, sostitute magari di tv e Playstation …e penso che ci stiamo riuscendo,penso che lasceremo loro un bellissimo ricordo dell’infanzia,nonostante tutto.
Post molto interessante,piacere,io sono Giorgia 🙂
angelaercolano dice
Grazie Giorgia piacere di conoscerti 🙂 e alla fine non è quello che conta? che i nostri figli abbiamo un bel ricordo di noi, non rimarrà altro un giorno un abbraccio Angela