L’ unicef scende in campo in una delle sue tante battaglie per il sostegno e la difesa dei diritti dell’infanzia.
Lo troviamo in particolare schierato in prima linea per la lotta contro le discriminazioni verso gli stranieri presenti sul terriotorio italiano in occasione della giornata per i diritti dell’infanzia e dell’ adolescenza che si terrà il prossimo 20 novembre.
Dovete sapere che i bambini nati in Italia da genitori stranieri, sono considerati stranieri fino alla maggiore età, e da quel momento in poi hanno solo un anno di tempo per chiedere e ottenere la cittadinanza e devono dimostrare di aver vissuto in modo continuativo in Italia.
Possono diventare naturalizzati italiani se almeno uno dei due genitori lo é. Tutto questo comporta tutta una serie di problemi pratici: per la scuola, le associazioni sportive, le gite…
Il tema della lotta contro il razzismo mi é molto caro perché mia mamma é caraibica e dicarnagione mulatta; io sono chiara come mio padre (italiano) e mi sento italiana, ma a volte mi chiedo, in caso avessi avuto un colore della pelle diverso se sarei stata trattata in modo diverso, magari discriminata. Penso sempre anche al caso in cui un mio figlio nascesse scuro e alla reazione degli altri bambini con cui entrerebbe in contatto: lo accetterebbero malgrado il colore della pelle?
Vivo in un piccolo paese e la mentalità è un po’ chiusa, perfino il parroco, quando concordai con lui i dettagli per sposarmi disse a mio marito :” é una mezzosangue…” E allora, dico io: non abbiamo già visto che tragedia può scatenare la xenofobia? Sono stata in Olanda nella casa di Anne Franke e sembra tutto così irreale, possibile che gli uomini possano essere così crudeli?
Soprattutto in questi tempi di crisi c’è molta diffidenza verso chi é diverso. Ma io sono certa che tra i miei lettori ci sono solo persone buone d’animo 🙂 quindi vi chiedo:
“In occasione della Giornata sui diritti dell’infanzia e dell’adolescenza il 20 novembre aderisci anche tu alla Campagna io come tu” perchè i ragazzini sono tutti uguali e anche i loro diritti devono esserlo.
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