E che portiere di m….a che ha quest’albergo! Come direbbe una mia amica 😀 (Rosanna ndr)
Ho appena finito di leggere questo libro di Alberto Pellai. Adolescenti: istruzioni per l’uso.
Lo sò che é un pò presto per l’adolescenza, ma io sono organizzata e quindi mi preparo per tempo ;-), un pò perché li vedo crescere alla velocità della luce! E un pò perchè l’adolescenza è uno dei periodi della vita di un figlio che mi spaventa di più.
Sò che per partito preso ascoltano poco o niente i genitori e se é giusto che ci sia il distacco da un altra parte ci sono problemi come l’alcool, la droga, la velocità … che loro credono di poter gestire perché sio sentono “grandi” ma noi sappiamo che non é così.
C’è differenza tra allevamento dei figli e crescita dei figli. Nel primo caso c’è un figlio che prende cibo, prende vestiti, prende e basta, “consuma”: questo é allevare.
Crescerlo é non solo dargli tutto questo, ma chiedergli anche impegno, partecipazione e comportamenti adeguati.
Mi ha fatto molto pensare questa frase:
“Un figlio che cresce é un evento inesorabile della vita di un genitore, ma é anche la dimostrazione più eclatante del tempo che passa.”
Sicuramente non dobbiamo restare attaccate come delle cozze ai nostri cuccioli, di questo non mi preoccupo perché non sono troppo azzeccosa come mamma sono felice che crescano e diventino indipendenti finalmente!
La trama:
Come tenere insieme emozioni e bisogno di regole davanti a camerette che sembrano campi di battaglia, e a piccoli sconosciuti più attenti ai loro sms che a quanto gli stanno dicendo mamma e papà? E si arriva al punto di non ritorno: “Questa casa non è un albergo!” urlate disperati. Il soccorso viene allora da questo libro, dove Alberto Pellai ha riunito in una pratica scatola degli attrezzi tutti gli strumenti per raccogliere le sfide che l’adolescenza lancia ai genitori.
In questo percorso, gli spunti di riflessione offerti dalle lettere di altri genitori in difficoltà, dai libri e film consigliati, dai test di autoanalisi e dalle pratiche checklist di fine capitolo (con le “cose che fanno bene”, e quelle “da evitare”) propongono chiavi di lettura della propria situazione familiare e una mappa per ridefinire i nuovi confini della relazione genitori-figli.
Grazie a tutti questi elementi, il manuale si trasforma in una sorta di libro-diario da leggere e costruire insieme, giorno per giorno: la scatola degli attrezzi diventa così la “scatola degli affetti” dove ogni famiglia può tenere traccia della propria storia personale, della bellezza del diventare grandi e del crescere insieme: perché i figli ricordino, in futuro, che non hanno vissuto in un albergo, ma nella casa più bella che la vita abbia messo a loro disposizione. Speriamo che sia così!
giorgia dice
Quante volte mia madre ripeteva questa frase…però era rivolta a mia sorella 😉
angelaercolano dice
meno male 😉 bacioni!
Stefania dice
Ho letto un’altra recensione, tempo fa, in merito a questo libro ma ancora non sono stata attirata al punto giusto dal metterlo nella mia lista delle letture in attesa… non so come mai… forse perchè vedo il periodo dell’adolescenza ancora lontano per i miei figli… Prima o poi sono certa che arriverà tra le mie mani.
Aliceland dice
Invece per me va proprio bene, con un tredicenne in casa!
angelaercolano dice
bene! sono contenta per te 😀