Plain Ink è a tutti gli effetti una associazione no profit – spiega Michela Bettinelli, responsabile comunicazione- Il nostro lavoro, si struttura in due livelli e due aree geografiche: in Italia e in India, dove utilizziamo metodi di educazione non convenzionale, come fumetti, favole e giochi per favorire l’integrazione e sconfiggere la povertà.
In Italia circa 5 milioni di persone, il 10% della popolazione, è di origine straniera. Di queste circa 1 milione: sono bambini. Nonostante queste premesse, i libri che promuovono il rispetto reciproco, la comprensione e il dialogo multiculturale sono ancora molto pochi, cari e difficili da trovare.
Plain ink ha raccolto la sfida di un mercato, quello della letteratura per l’infanzia, in continua crescita.
A Plain ink realizziamo e mettiamo a disposizione di varie realtà libri bi-lingue che hanno l’obiettivo di favorire l’incontro tra la cultura italiana e quella degli immigrati. Si tratta di libri di favole, completamente originali, accompagnate da schede di gioco il cui compito è fornire ai bambini italiani ed immigrati un confronto tra le rispettive nazioni e le rispettive lingue.
Il nostro primo libro Luna, scritto sia in Italiano che in arabo e rivolto a bambini italiani e stranieri delle elementari (acquistabile sul sito www.plainink.org) ha riscosso un buon successo ed i proventi della distribuazione, ci hanno permesso di finanziare, il nostro primo progetto sul campo.
Un percorso formativo per i bambini della bidonville di Jalilpur, vicino a Varanasi. Attraverso la diffusione di un fumetto interamente realizzato in loco e distribuito gratuitamente, nel corso di appositi eventi-workshop, stiamo diffondendo nozioni base sulla salute pubblica e la sicurezza alimentare a più di 2000 bambini.
Ora stiamo realizzando la seconda fase del progetto. Sul nostro sito è possibile partecipare, donando anche piccole cifre, alla raccolta fondi per la realizzazione di un gioco da tavola che avrà il compito di trasmettere ai bambini Indiani concetti come innovazione sociale, educazione civica e partecipazione. La creazione del gioco sarà il risultato di varie fasi di sviluppo, e comprenderà brainstorming, pilotaggio e diverse revisioni, fatti con l’aiuto di bambini, professionisti locali e la comunità di Jalilpur, bidonville di 10,000 abitanti alle porte di Varanasi (Uttard Pradesh).
Per saperne di più, su questa sfida e sulla creazione del gioco da tavolo è possibile vistare il link: https:////www.plainink.org/it/challenges/challenge-in-corso/
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