Sono stata “costretta” a leggere questo libro perché faccio parte di un circolo letterario, chiedo scusa ai calvinisti se ce ne sono tra i miei lettori, ma non mi è piaciuto per niente credo di non aver letto un libro così brutto dai tempi de” Il nome della rosa” di Umberto Eco.
Spero di riuscire a portarli verso qualcosa di più light da leggere!
Il castello dei destini incrociati è un’opera di Italo Calvino, pubblicata nel 1973.
Contiene due distinte sezioni, la prima intitolata appunto Il castello dei destini incrociati, mentre la seconda è intitolata La taverna dei destini incrociati.
Il testo narrativo è accompagnato, quasi ad ogni pagina, da riproduzioni di carte dei Tarocchi, in varie combinazioni dalle quali lo scrittore fa scaturire diversi racconti. Si tratta dunque di un’opera di letteratura combinatoria. Le storie nascono da
« un numero finito di elementi le cui combinazioni si moltiplicano a miliardo di miliardi. »
(Italo Calvino)
Nell’intrecciarsi delle vicende e dei personaggi è possibile riconoscere con chiarezza riferimenti a precedenti testi letterari, primo fra tutti l’Orlando furioso, che fu a lungo oggetto di studio e di rielaborazione da parte di Calvino. fonte Wikipedia.
'povna dice
Non uno dei miei preferiti (tra i romanzi alla Queneau preferisco allora le Città invisibili). Però Calvino è sempre Calvino!
mammolina dice
Ecco appena passo in libreria me lo prendo! Un abbraccio stretto
angelaercolano dice
Perchè a te piace?!? baci 🙂
solitaMente dice
A me il libro di Umberto Eco mi è piaciuto tantissimo. Inizialmente i riferimenti storici mi stavano costringendo a cedere poi però la trama e lo stile mi hanno catturata….Ma del resto “de gustibus….”. Baci
angelaercolano dice
@solitamente io ho ceduto mi dispiace! poi certo i gusti son gusti è per questo che mi sono iscritta a questo circolo letterario, per non rimanere impantanata sempre negli stessi libri
stefania dice
Io non l’ho letto… E la tua recensione non mi carica certo d’entusiasmo nel prendere in considerazione di leggerlo.
angelaercolano dice
cara stefania come sai per i libri è soggettivo, è solo la mia opinione 🙂
Palmy dice
Calvino? Questo non l’ho letto…. devo rimediare!
maris dice
Io ammetto di aver letto solo Marcovaldo di Calvino e quello mi è piaciuto, solo che penso sia molto più leggero e godibile di questo di cui parli tu, Angela. Non conoscevo affatto questo titolo, me lo segno almeno per saperne di più, non si sa mai… 😉