Stò leggendo il libro di Elena Tagliaferri “Sponsor di tuo figlio” l’autrice è una coach professionista ovvero una persona che aiuta a trovare in se stessi le risorse per avere successo:
nella ricerca di un lavoro, in una relazione, a scuola … nella vita insomma. Diventata mamma l’autrice ha proiettato le sue abilità acquisite nel suo lavoro, nei rapporti con i suoi figli da cui poi sono nati corsi sulla genitorialità e questo e-book che mi ha letteralmente rapita.
Dalla sua biografia: “Come coach affianca persone e imprese per immaginare, programmare e trasformare gli obiettivi in realtà. Tiene numerosi corsi e laboratori tra i quali: Sponsor di tuo figlio e Genitori in gioco”
Non avevo mai pensato a me in questo modo come “sponsor” anche se in realtà è questo quello che noi siamo per i nostri figli. Dal latino “spondere” ovvero chi si prende la responsabilità del benessere spirituale di un’altra persona. Dal momento in cui li mettiamo al mondo ci assumiamo l’impegno di farli diventare “grandi” in tutti i sensi: fisici ma soprattutto spirituali e non dimentichiamocelo anche economici.
Dal libro:”I figli hanno il compito di stabilire, scoprire e difendere il posto che avranno nel mondo, il compito dei genitori è quello di aiutarli”
Quando tocchiamo il lato economico di un figlio, arrivano le noti dolenti! Almeno i un momento di crisi come questo che stiamo attraversando e soprattutto per chi come me vive al sud dell’Italia dove già prima le uniche possibilità erano il turismo e il mare. Dicono che una delle città migliori per trovare lavoro è Torino, Superdaddy ha detto che se sarà necessario è disposto a trasferirsi per dare un’opportunità di vita migliore ai suoi figli. Che ne dite? Com’è da voi la situazione lavorativa ed economica?
M.C.C. dice
ciao cara
molto interessante questa lettura e la riflessione che hai posto.
Direi che la situazione attuale non è delle migliori e che la crisi è proprio mondiale.Ma nonostante tutto i negozi sono sempre pieni, gli alberghi superaffollati e le agenzie di viaggio sempre stracolme…
A volte non riesco a spiegarmi bene questa contraddizione…
Carinissima la borsina del precedente post!Mi puace molto!
Rispetto all’uso di forbici, coltelli, porcellane & co. devo dire che quella è una paura molto comune…chi non ha paura che il piccolo possa farsi male?
Però MAria Montessori sosteneva che i bambini vanno abituati da subito e che così facendo imparano anche a responsabilizzarsi rispetto a questi oggetti…
In ogni caso non trovo nulla di male nelle forbici con punte tonde e dall’impugnatura a misura di bambino, qualche accorgimento non può far male.
A presto!
Gabri MCC dice
Anche al nord la crisi si sente…qui nella Liguria di ponente quando ero bambina con i fiori ci si arricchiva….oggi mio marito ha chiuso l’azienda e lavora a Montecarlo….Lì e in Francia tutto è differente,si è + tutelati e ti confesso …spesso gli dico che quando non avremo + i genitori da accudire,mi piacerebbe trasferirmi lì!In fondo 30 km sono pochi…ma qt differenza…
angelaercolano dice
cara mcc io gestisco un b&b di famiglia e ti posso assicurare che la crisi si sente eccome! la prima cosa che si taglia sono proprio le vacanze, e le spese superflue la realtà è che per fortuna non stiamo così rovinati come diciamo o meglio al giorno d’oggi ci sono tante cose “necessarie” vedi telefonino, pc, macchina etc… che con uno stipendio medio ci si riesce giusto giusto a vivere e a coprire tutte queste spese.
per le forbici le mie sono a punta tonda e che Second da piccolo era così terribile che anche con quelle avrebbe potuto fare molti danni.
p.s. anche io adoro la montessori e seguo sempre i tuoi articoli a riguardo 🙂
angelaercolano dice
cara gabry lo sò che anche a nord è più difficile però vedi tu dici basterebbero 300 km per cambiare vita per me da Sorrento ce ne vorrebbero molti di più!