Seguo sempre le recensioni del venerdì del libro di https:////homemademamma.wordpress.com/ e di tutte le mamme che seguono la sua iniziativa. Avevo trovato la recensione a questo libro, mi ha incuriosita e l’ho comprato.
L’ autore un pediatra padre di 4 figli si mette dalla parte del bambino e difende l’allattamento al seno, il coosleeping, il tenere in braccio il bambino, accorrere ad ogni sua richiesta…io l’ho fatto con entrambi i miei figli non riesco a sentirli piangere, non ho dormito per 4 anni ma tantè…il problema arriva adesso che sono più grandi ed entra in gioco l’educazione. Il problema come al solito è second che non stà a sentire, ne inventa sempre una è tutto no o come vuole lui.
Carlos Gonzàles una dopo l’altra demonizza tutte le teorie: non si picchiano i bambini in teoria sono d’accordo però Second ogni tanto qualche scappellotto lo prende, e non ne vado fiera 🙁
Non si usano i rinforzi nè positivi nè negativi, non si usa il castigo, non và bene il time out solo l’amore è quello che conta.
Avevo già visto che con second le maniere gentili sortiscono più effetto di quelle dure ma non sempre e in quel caso che si fà? il problema di questo libro è che il quesito rimane insoluto non rimane nessun metodo per cercare di farsi ascoltare dal bambino e non dà un’alternativa. Spesso gli esempi sui bambini li rapporta ai grandi rendendoli ridicoli ma uno si aspetta che i grandi certe cose le sappiano, come si fà ad insegnarle ai bambini? Io sono sempre stata contraria al farli crescere come “vengono”, come le piante… nutriti e basta.
I bambini sono fermamente convinta che vadano educati, ma come? E’ per questo che saltello tra libri che impongono limiti, NO e maniere più o meno forti a libri come questi che incentrano tutto sui sentimenti…forse ci vorrebbe la giusta via di mezzo che è la più difficile da percorrere.
Conclude affermando che i bimbi hanno bisogno di tempo e qui sono daccordo anche io ho sempre creduto che il tempo di “qualità” sia una bufala inventata ad uso e consumo di chi lavora, ed io lavoro.
Perché non dire al capo ok vengo a lavorare solo 2 ore al giorno ma sarà un tempo di qualità…non credo il vostro capo sarebbe d’accordo e nemmeno il mio! Nonostante sia mio marito 😉
Voi come educate i vostri figli? Leggete libri come me? Vi rifate alla vostra esperienza di figli?
rachele dice
un forte abbraccio dall’ultima che ti può dare un consiglio!!!baci
ripensandoci offrire serenità, stabilità e sostegno, imporre regole, garantirsi i propri spazi per essere soprattutto una persona e non solo mamma, moglie, puliscicasa e lavoratrice! io penso che tu sia una mamma super ok e seguendo il tuo esempio i tuoi figli diventeranno sicuramente dei buoni adulti!
angelaercolano dice
grazie tesoro per il sostegno e speriamo bene! è che second m’impensierisce ha un carattere molto forte e ancora non ho capito se è un bene o meno, non mi preoccupo dei capricci di adesso ma dei problemi che potrebbe causare/si domani
Michela dice
Beh… che dire? Io sono sempre stata convinta dell’importanza delle regole e che il bambino ha bisogno di essere limitato. I dubbi però non finiscono mai… il mio grande (8 anni) sembra un buco nero di insoddisfazione, chiede sempre e continuamente cose, il che mi fa innervosire visto che in fondo non gli manca niente, nemmeno la presenza dei genitori (siamo entrambi “part time”). Ora sto leggendo Gordon, “genitori efficaci”…. penso che fosse molto più facile quando erano piccoli.
Io comunque questo approccio troppo “dolce” non lo condivido, soprattutto perchè viviamo in una società e credo sia importante che i bambini imparino che non possono fare sempre quello che gli va, ci sono anche le esigenze degli altri che vanno rispettate (e tra gli altri includo i genitori).
Boh…..
Comunque l’importante è continuare a mettersi in discussione, come fai tu 😉
angelaercolano dice
GRAZIE 😀 è che ho sempre paura di sbagliare in effetti non vorrei mettergli “i piedi in testa” ma nemmeno voglio che li metta lui a me!
Paola HMMho dice
Bello il libro che suggerisci e belle le riflessioni e gli stimoli che dai.
Da mamma (e padagogista) sono convinta che non esista una formula educativa (magica) che valga per tutti. Per fortuna ogni bambino è a sè, ogni adulto è a sè, ogni situazione è a sè…
Ogni metodologia ha i suoi pro e i suoi contro, i suoi punti di forze e di debolezza…
Sarebbe un discorso lunghissimo da fare. ARGH!
Bacioni e grazie ancora
Claudia dice
Anche io ho letto alcuni libri, ma senza esagerare. Di alcune cose sono convinta, sento che sono giuste e cerco di metterle in pratica con il mio Topastro. Possono essere cose lette su libri, suggerite da amiche o cose che penso io. Ad esempio non sono favorevole al coosleeping, ma nel caso del mio bambino. Non giudico chi lo considera una cosa normalissima così come chi allatta a richiesta fino a quando il bimbo ha più di due anni o lo prende in braccio ogni volta che piange. Io credo nelle regole, si. Gli spiego cosa mi aspetto da lui, e quando non parlava glielo facevo capire. Da parecchio tempo abbiamo anche un cartellone con dei disegni di alcune regole fondamentali come: non si picchia, non ci si allontana dalla mamma in posti sconosciuti, si mettono in ordine i giocattoli dopo averli usati… Secondo me le regole sono importanti, il nostro mondo è fatto di regole e quindi credo sia giusto che ci si abitui sin da piccoli ad avere rispetto l’uno dell’altro. Perchè osservare delle regole significa anche rispettare. Perchè io devo mettere in ordine i giocattoli di mio figlio se è lui che si diverte a giocarci? Chiaramente non mi aspetto che lui riordini da solo, però gli ricordo che deve mettere a posto i giocattoli dopo averli usati ogni volta che io li raccolgo al posto suo. Quando era piccolo non metteva neppure un giocattolo nella cesta. Ora ne mette alcuni, mi aiuta a riordinare i suoi giocattoli. Magari tra qualche anno li metterà a posto tutti da solo. Non so se faccio bene. So che questo è il mio modo di vivere, il mio modo di rapportarmi con mio figlio. Non potrò mai essere sicura di aver fatto bene. Io credo che possiamo cogliere da ogni libro, ogni teoria, ogni metodo educativo, quello che sentiamo più vicino al nostro modo di vivere, altrimenti diventa pure difficilissimo metterlo in pratica. E di una cosa sono sicura: che i bimbi sono tutti diversi e ciò che funziona con uno, ha l’esatto effetto contrario con un altro.
angelaercolano dice
cara claudia grazie per il tuo commento e con l’ultima frase ci hai azzeccato in pieno! io sono la stessa mamma ma devo comportarmi in modo diverso con i miei due figli perchè sono praticamente l’opposto, in effetti anche io alla fine scelgo tra le cose che leggo quello che mi è più vicino e faccio delle “prove” per cercare di farmi ascoltare da Second, il problema è che non sempre ho successo e quindi continuo a cercare sperando che qualcuno abbia una formula magica che ovviamente nessuno ha.
Claudia dice
Già… ho paura che formule magiche non ce ne siano. E certi bimbi sono più vivaci di altri e meno disposti ad ascoltare le raccomandazioni. Nei negozi di puericultura dovrebbero vendere anche degli enormi sacchi di pazienza! Perchè a noi mamme ne serve davvero tantissima. E anche io, quando sono stanca e sfinita ogni tanto mi lascio scappare qualche schiaffo. So che è una cosa sbagliata, secondo la mia opinione, ma ogni tanto anche io perdo la pazienza…
Erica dice
Ciao, io non ho bambini, ma sogno di averne un giorno, almeno fin quando il mio orologio biologico me lo permetterà. Sono d’accordo con te, c’è bisogno di tempo da dedicare ai propri figli e pultroppo questa società lavorativa non ce lo permette, ma d’altra parte non si può neppure abbandonare un posto fisso di lavoro! I nonni sono un grande aiuto ma non sempre una coppia con bambini può avere questo supporto, allora che fare? fortunatamente a volte negli asili si incontrano eccezionali educatrici, altre volte invece ci sono asili solo con la funzione di parcheggio. Faccio un grande in bocca al lupo a tutte le super mamme del tuo blog, vi ammiro molto!
angelaercolano dice
grazie a tutte, la cosa che apprezzo di più delle amicizie sul web è la sincerità. nessuna mamma amica di qui mi ha mai detto di essere stanca, che ogni tanto anche lei perde la pazienza e le scappa lo scappellotto, tanto che io quando è nato Second mi sono sentita fortemente demotivata e depressa, perchè tutte ce la facevano e io no? poi scoprii che non era così, che tutte si fanno aiutare e che spesso screlano anche loro. I nonni sono una grande risorsa purtroppo mia mamma vive all’estero e mia suocera dopo aver cresciuto 4 figli non ne vuole proprio sapere:-( daltronde io che sono la mamma e sono giovane a volte non ce la faccio…meno male che tengo super-zia che ogni tanto mi dà una mano 😀
un bacio e un abraccio a tutte santa pazienza!
Claudia dice
Anche io non ho nessuno che ogni tanto mi dia una mano. Mia sorella ogni tanto fa la baby sitter al Topastro ma lavora quindi non c’è ogni volta che ho bisogno. Chi ha i nonni disponibili è davvero super fortunato. Noi andiamo avanti ugualmente supermamma, no? 🙂
ciao ciao
angelaercolano dice
e per forza cara claudia! stò leggendo un libro che dice che i genitori provano ogni giorno i loro limiti e quando pensano di non farcela più trovano altre energie… baci al topastro 😀
Ilaria dice
L’unico libro che ho letto e che mi è stato davvero di supporto, (infatti l’ho anche regalato alle mie amiche che dopo di me hanno partorito) è stato Il linguaggio segreto dei neonati di Tracy Hogg.
Per il resto ho capito, ma solo ora che mia figlia ha 10 mesi, che il sistema migliore è quello che non sdrena la mamma!!!
Io penso che tutto ciò che si può insegnare ai figli, lo si trasmette con l’esempio e l’esempio sbagliato in assoluto è la mancanza di entusiasmo. Come dico sempre il mio compito con la suina è insegnarle la gioia, per il resto deve cavarsela da sè! (lo so che se la sua gioia è dare le testate sugli spigoli devo intervenire:), però davvero come si dice ogni bimbo è un universo a sè!