Sono una mamma che lavora (con i sensi di colpa) è da un anno a questa parte che mi capita di essere fuori casa per lavoro, e mi sento sempre in colpa. All’inizio era first (quello più legato a me) che faceva un sacco di storie quando glielo dicevo, poi però stava a casa con il fratello, mia sorella, la nonna e il papà e si comportava bene. quando tornavo a casa era contento di rivedermi e finiva lì. Poi ha cominciato anche Second, le prime due volte che sono stata fuori casa ha fatto lo sciopero della fame, e lui è un bambino che mangerebbe pure le pietre e anche in una certa quantità tanto che ha fame!
Dato che lo sciopero della fame non ha funzionato ha iniziato ad usare tecniche più sottili, giocando sul ricatto e il senso di colpa. Lui “soffre” la mancanza soprattutto la mattina, ha l’abitudine di entrare nel lettone una mazz’ora prima di cominciare la giornata. E la sera quando gli canto le ninne nanne (da 3 a 5 per l’esattezza).
Il colpo di grazia l’ho ricevuto quando sul quaderno ho trovato il disegno che vedete in foto. Second ha fatto un disegno e una frase a scuola per un tempo contemporaneo:
“Mentre io sono a scuola, mamma è sull’aereo per Milano.”
Gli ho chiesto come mai l’ha scritto, ha detto che quando non ci sono gli manco ed io ovviamente mi sento in colpa! Controllando le date in effetti l’ha disegnato in un periodo in cui da lì a breve sarei dovuta partire.
sono una mamma che lavora da casa, capita che viaggio 1 volta ogni paio di mesi e manco per due giorni, normalmente sono sempre a casa ad aspettare che tornino da scuola e ovviamente lui nota solo i due giorni in cui non ci sono.
Ho chiesto consiglio a Federica del blog mammamogliedonna che so’ va’ fuori anche lei spesso per lavoro, tanto che ha creato l’hashtag #mammaintrasferta che ovviamente mi ha rassicurata, come hanno fatto anche tutte le amiche di facebook quando ho pubblicato la foto del disegno.
Voi che dite, la mamma che lavora e il senso di colpa dovranno continuare ad andare a braccetto? Eppure lo so’ che sono orgogliosi di me e che il fatto che io lavori e che abbia un’indipendenza economica giovi anche a loro.
Mariapaola Ramaglia dice
Io penso che i sensi di colpa siano una caratteristica delle mamme… a prescindere se poi le mamme scelgono di lavorare o no… Anche chi fa la casalinga, ma -magari- è insoddisfatta e frustrata può averli… Essere h24 a casa con i figli non significa necessariamente esserci davvero… con la mente e col cuore, oltre che col corpo…
Io, perciò, penso che noi mamme dovremmo fare ciò che ci fa stare bene e ci fa sentire realizzate, perchè di questo hanno davvero bisogno i nostri bambini e io è questo che vorrei che anche mia figlia facesse da grande. ..
angelaercolano dice
Però i figli da noi lo pretendono! I miei figli non si sono mai fatti il problema che il papà non c’è mai perché lavora, se manco un giorno io sono le crisi O_o
mammaalcubo dice
Mi sa che i sensi di colpa stanno nel DNA di tutte le mamme, chi più, chi meno…
A me sembra che tu non stia trascurando affatto la tua famiglia, ma stai cercando con equilibrio di non rinunciare anche alla tua vita professionale e non devi fartene una colpa. Cerca di spiegare ai tuoi bambini che è normale che anche una mamma possa lavorare e magari stare fuori casa un giorno ogni tanto, così come è normale che lo faccia un papà. Vedrai che piano piano capiranno e vedranno meglio i 28 giorni in cui sei con loro, anzichè amplificare solo i 2 in cui manchi 🙂
ps: ti va di partecipare alle interviste che sto facendo alle mamme sul tema della conciliazione tra famiglia e lavoro? qui ci sono le prime: https:////mammaalcubo.altervista.org/category/lavoro-mamma/
angelaercolano dice
Certo mi fa’ piacere partecipare alle interviste grazie 🙂
mamma al quadrato dice
Lavoro e sensi di colpa vanno di pari passo per quasi tutte le mamme! Che tu ci rimanga male è normalissimo e anche la reazione di tuo figlio: sta così bene con te nella restante parte del mese che quei giorni lì sente la tua mancanza! Credo sia giusto spiegare loro che anche una mamma può assentarsi da casa e personalmente trovo che man mano che i bambini crescono diventi tutto un po’ più semplice…
angelaercolano dice
Sì che diventa più semplice è vero! Infatti First si è rassegnato sa’ che sono solo due giorni e poi torno, è Second lo scoglio duro probabilmente proprio perché è più piccolo, grazie 🙂