Da quando sto seguendo sul web articoli e blog di mamme non mi vergogno più di fare downshifting.
Vivo in un posto dove anche se non ce li hai i soldi è importante salvare le apprenze, ci sono persone che in questi periodi di crisi si indebbitano per mantenere lo stesso stile di vita.
Io mi sentivo una mosca bianca, “povera” invece ho scoperto in rete di far parte della maggioranza degli italiani, anzi forse sto anche un po’ meglio. Non ho un affitto o un mutuo da pagare e mio marito guadagna abbastanza da permettermi di rimanere a casa con i bambini.
Downshifting spendere meno per vivere meglio
Ho scoperto che altre persone laureate come me, hanno scelto di rinunciare al lavoro ambìto pur di vivere una vita affettiva piena e serena, di rinunciare: ai viaggi, la macchinona, gli abiti firmati pur di “starci” nei momenti importanti dei figli.
Cos’è il downshifting? Letteralmente scalare marcia: lavorare meno=guadagnare meno=spendere meno
Ho rispolverato la mia vena ecologista, faccio giochi creativi in casa con i miei bambini senza spendere un centesimo per giocattoli di plastica, lavo tutto con l’aceto… mio marito dice che gli sembra di vivere in una ciotola per l’insalata…:-) ma tutto risplende.
Ho avuto il privilegio di veder crescere i miei figli e se un giorno, quando saranno grandi il mercato del lavoro avrà bisogno di me forse sarò pronta ad accontentarlo, d’altronde la vita si è allungata talmente che ancora non sò cosa farò da grande… e voi siete d’accordo con me o vi piace il lusso?
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