Hachiko il cane che aspettava
di Albe Edizioni una casa editrice che ho scoperto da poco. Questa storia è nata 80 anni fa ed è tratta da avvenimenti realmente accaduti, il leggendario cane di razza Akita famoso per essere particolarmente fedele infatti era il preferito dei samurai.
Come vedete dalla foto ad Hachiko è dedicata una statua a Shibuya, era stata eretta prima della guerra mondiale, poi fusa per ragioni belliche è stata realizzata nuovamente, simbolo della fedeltà. L’8 marzo giorno della sua morte la piazza si riempie di fiori.
Inizialmente fu messo vicino alla tomba del professore poi riesumato e imbalsamato è conservato nel museo di scienze naturali di Tokyo. Il giorno della sua morte, venne dichiarato un giorno di lutto nazionale per ricordare Hachiko e quel gesto di estrema fedeltà nei confronti del padrone.
Si racconta che il cane è andato per 10 anni, tutti i giorni alle 17 a prendere il suo padrone, alla stazione dei treni, il professor Ueno, che nel frattempo però era morto e quindi non era più tornato da lavoro, come aveva fatto giornalermente negli anni precedenti.
La storia è un po’ triste ma molto bella.
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Hachiko. Il cane che aspettava
“Guarda negli occhi un cane e prova ad affermare che non ha un’anima” (V. Hugo)
Hachiko il cane che aspettava la trama:
Ispirato a una storia vera di fedeltà che vince la morte. Nel Giappone degli anni Venti e Trenta del Novecento, la straordinaria dedizione di un cane per il suo padrone diventa un simbolo universale e suscita la solidarietà e il riconoscimento di tutta una comunità. Film con Richard Gere nel 2009.
Inspired by a true story of loyalty that conquers death. In Japan from the 1920s and 30s, the extraordinary dedication of a dog for his master becomes a universal symbol and elicits solidarity and recognition of a whole community. Movies with Richard Gere in 2009.
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